Il Papa esorta i sacerdoti a «uscire e andare dagli ammalati»

Papa Francesco celebra la messa in diretta streaming, direttamente da Casa Santa Marta. Domenica scorsa non si è nemmeno affacciato in piazza San Pietro per il tradizionale angelus di mezzogiorno. In tutta Italia sono sospese le celebrazioni eucaristiche e tutte le cerimonie, compresi matrimoni e funerali. Eppure, il Sommo Pontefice ha rivolto un invito ai sacerdoti, proprio nel corso dell’omelia da Santa Marta.

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Papa Francesco invita i sacerdoti a uscire per portare la comunione agli ammalati

«Continuiamo a pregare insieme per gli ammalati, gli operatori sanitari, per la tanta gente che soffre questa epidemia. Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della parola di Dio e l’eucarestia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo».

Le parole del Santo Padre, per quanto animate da uno spirito missionario che è marchio di fabbrica della sua Chiesa in uscita, non sono però in linea con le indicazioni della presidenza del Consiglio, che ieri ha varato un dpcm che prevede la limitazione degli spostamenti, salvo comprovate esigenze. Si potrebbe aprire un tema etico e morale: la cura spirituale, il conforto dell’eucarestia, può essere considerato davvero una necessità impellente che possa mettere a rischio anche la salute dei sacerdoti e delle altre persone con cui i sacerdoti dovessero entrare in contatto?

Insomma, l’appello del papa apre un’altra breccia – questa volta di natura morale – all’interno dell’interpretazione del decreto della presidenza del Consiglio che è stato pubblicato il 9 marzo in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, dal momento che ci troviamo all’interno di uno Stato laico, dovrebbe essere opportuno seguire i precetti legati alla salute pubblica e alla pubblica sicurezza. In ogni caso, ci troviamo di fronte a un interrogativo. Come si deve comportare il fedele, cittadino italiano, che però riceve dal Pontefice questo impulso relativo al contatto con i sacerdoti (anche per le persone ammalate?).

Intanto, da diverse diocesi arrivano iniziative che mirano a portare il conforto della fede ai credenti, pur in stretto regime di sorveglianza. Alcune associazioni cattoliche hanno chiesto ai vescovi delle città capoluogo di affacciarsi sul Sagrato delle proprie Chiese per una benedizione speciale della popolazione da farsi con l’Ostensorio contenente il Ss. Sacramento di Gesù. Gesto da farsi in solitudine e senza assembramento di popolo, ma amplificato da tutti i media locali possibili.

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