Paolo Truzzu, il nuovo sindaco di Cagliari che voleva la Guerra Santa per «ucciderli a casa loro»

18/06/2019 di Enzo Boldi

Era un impiegato comunale, ora è diventato sindaco di Cagliari. L’ascesa di Paolo Truzzu, candidato di Fratelli d’Italia per la coalizione di Centrodestra in Sardegna, è culminata con l’elezione a primo cittadino del capoluogo sardo. Il centrosinistra – uscito sconfitto con Francesca Ghirra – è pronto a presentare ricorso per via dello scarto minimo e delle 1300 schede nulle, una prassi in questi casi. Tutto ciò, però, non può negare l’evidenza del successo della destra a Cagliari.

La destra, Fratelli d’Italia e qualche estremismo di troppo. La rete ha riportato a galla, dopo la sua elezione a sindaco di Cagliari, un vecchio post social scritto da Paolo Truzzu. Il suo obiettivo erano gli islamici dopo gli attentati di Parigi e in Francia del 13 novembre del 2015. Un richiamo, una mobilitazione alla Guerra Santa con tanto di invito: «È il momento di ucciderli a casa loro».

 

Paolo Truzzu, il nuovo sindaco di Cagliari

Il vecchio post social di Paolo Truzzu è stato ripreso dalla giornalista ed editorialista de Il Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli. «Siamo in guerra, una non guerra. E il problema non sono loro, siamo noi. Che facciamo finta di niente o inneggiamo semplicisticamente alla guerra di religione – scriveva l’allora consigliere regionale sardo di Fratelli d’Italia e ora sindaco di Cagliari -. Che non cerchiamo il vero nemico e che non vogliamo accettare l’idea che è giunto il momento di ucciderli a casa loro».

Uccidiamoli «a casa loro»

Le colpe. Quelle dell’Europa che non dichiara una Guerra di religioni contro l’Islam. Quelle di chi non si mobilita, non richiama le truppe e dà ordine di andare «a casa loro» – locuzione molto cara ai sovranisti – e ucciderli tutti. Come se la guerra fosse la soluzione per reagire alle angherie e alla brutalità di gruppi terroristici.

(foto di copertina: ANSA/ ROBERTO MURGIA)

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