Chi è questo Paolo Tagaloguin a cui viene attribuita la nuova rilettura della profezia Maya sulla fine del mondo

15/06/2020 di Redazione

Una tendenza associata a un nome e a un cognome. Paolo Tagaloguin. Negli ultimi giorni, i social network sono impazziti perché, stando a una presunta rilettura del calendario gregoriano e al suo rapporto con il calendario Maya, la data della fine del mondo inizialmente fissata (senza esito alcuno) il 12 dicembre 2012, sarebbe stata ‘spostata’ al 21 giugno 2020 per un banale errore di calcolo dovuto alla differenza dei giorni tra il calendario giuliano e il calendario gregoriano.

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Paolo Tagaloguin e la rilettura della profezia dei Maya

Ora, non ci addentriamo nelle complicatissime disquisizioni sul recupero dei giorni e nel vari passaggi da un calendario all’altro, con tanto di differenze millesimali che sono da anni allo studio della fisica. Permettiamoci due riflessioni, una un po’ più banale dell’altra. Quella proprio terra-terra riguarda il timing sospetto di questa presunta rilettura della profezia Maya: insomma, dovevano proprio passare otto anni (dopo che un battage pubblicitario incredibile aveva accompagnato la data del 2012) per scoprire che quella profezia che ha prodotto libri, film, ansie sui social network fosse scorretta? Non è una semplice coincidenza che questa fine del mondo venga tirata fuori nel bel mezzo di una pandemia che, in America Latina – ad esempio – è ben lontana dall’essere dichiarata conclusa?

Detto questo, passiamo a cose un po’ più serie. Parliamo della ‘fonte’ di questa notizia. Viene attribuita a un tale Paolo Tagaloguin, uno scienziato che avrebbe corretto l’errore di calcolo. Ma la sua figura è decisamente equivoca. Innanzitutto, i tweet originari in cui veniva annunciata sono stati cancellati. poi, addirittura, è stato rimosso il suo profilo da Twitter. A oggi, a suo nome, è possibile leggere soltanto un profilo (@PaoloTagaloguin), iscritto a giugno 2020, con circa 46 followers mentre stiamo scrivendo. Insomma, quest’ultimo profilo – che ha solo due post – è senz’altro un account postumo (chi metterebbe una immagine maya come foto di copertina se non fosse in malafede?), di qualcuno che ha tentato – senza riuscirci – di approfittare della grande eco mediatica che ha conquistato questa rilettura della profezia Maya.

I profili di Paolo Tagaloguin sul web

Tracce sul web suggeriscono che Paolo Tagaloguin sia effettivamente un ricercatore. Due profili offrono due sue collocazioni, una afferente all’università del Tenessee. A suo nome, compaiono soltanto due titoli pubblicati:

Screening for Potential Plant Growth-Promoting Rhizobacteria (PGPR) Associated with Five Musa spp. Cultivars in SOCCSKSARGEN, Philippines

VEGETATION ANALYSIS AND COMMUNITY STRUCTURE OF MANGROVES IN ALABEL AND MAASIM SARANGANI PROVINCE, PHILIPPINES

Un’altra sua collocazione lo censisce tra gli studenti della Mindanao State University, General Santos City. In entrambi i casi, i profili corrispondono a ricerche nella facoltà di Biologia, una disciplina che poco ha a che fare con la storia dell’America Latina e con la fisica che studia le differenze cronologiche nell’adozione dei vari calendari nel mondo.

Nessuna uscita pubblica, nessuna comparsata in televisione, nessun altro profilo sui social network. Non vi sembra soltanto uno scherzo finito male?

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