Perché il post del giornalista Paolo Berizzi su Verona e il karma sta facendo discutere

Il cronista di Repubblica ha messo insieme gli esponenti dell'estrema destra veronese e la grandinata di ieri

24/08/2020 di Redazione

«Sono vicino a Verona e ai veronesi per il nubifragio che ha messo in ginocchio la città. I loro concittadini nazifascisti e razzisti che da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni, riflettano sul significato del karma». Sono parole scritte su Twitter da Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica il cui impegno per combattere il neofascismo di ritorno è davvero encomiabile.

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Paolo Berizzi e il tweet sul karma a Verona

Tuttavia, questo suo tweet relativo al nubifragio che ha colpito Verona nella serata di ieri è stato ampiamente criticato per aver messo in relazione un evento meteorologico che ha creato danni all’intera popolazione della città scaligera con la presenza di nutriti gruppi di estrema destra al suo interno.

Le critiche a Paolo Berizzi per questo suo tweet

Le critiche da destra erano prevedibili. Ma questa volta anche qualche commentatore e qualche esperto prossimo alle battaglie informative che Paolo Berizzi sta portando avanti hanno storto il naso. Gian Marco Senna, consigliere in Lombardia, ha chiesto un intervento dell’Ordine dei Giornalisti, ma – in generale – il tenore dei commenti a corredo del tweet ha un sentiment non propriamente coinvolgente nei confronti delle parole utilizzate dal giornalista di Repubblica.

Le immagini che sono arrivate da Verona nelle redazioni sono decisamente preoccupanti. Un effetto del cambiamento climatico, che sempre più spesso sta portando a fenomeni estremi come la grandinata di ieri che, in dieci minuti, ha provocato danni alla viabilità, alla popolazione, alle infrastrutture in genere e che ha provocato allagamenti che hanno messo in ginocchio la città. Pur esprimendo solidarietà ai veronesi, il riferimento al karma nella seconda parte del tweet è sembrato inadatto alla circostanza.

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