Giulio Regeni, la madre Paola Deffendi attacca Maurizio Martina per la foto sulla tomba del figlio

24/04/2018 di Redazione

La madre di Giulio Regeni, Paola Deffendi, ha attaccato il ministro dell’Agricoltura e segretario reggente del PD Maurizio Martina per la foto che lo riprende mentre deposita un fiore sulla tomba di suo figlio. Martina si è recato ieri, in forma privata come scritto dagli organi di informazione, presso il cimitero di Fiumicello in provincia di Udine per ricordare il ricercatore universitario ucciso in Egitto. La stampa ha accompagnato però il segretario reggente del PD, impegnato per la campagna elettorali delle regionali friulane, tanto che alcuni media, come Aska News, hanno diffuso fotografie del gesto di ricordo fatto da Martina sulla tomba di Giulio Regeni.

 

 

Giulio Regeni, la madre Paola Deffendi attacca Maurizio Martina per la foto sulla tomba del figlio

Paola Deffendi ha definito gravissimo il fatto. Sul suo profilo Facebook, come notato dalla giornalista del Fatto Quotidiano Gisella Ruccia, ha prima scritto questo status: «Sono la mamma Paola nessuna strumentalizzazione su Giulio, chi va a trovarlo in cimitero non si fa la foto che non abbiamo mai voluto, fatto gravissimo».

Successivamente ha pubblicato il post della pagina Facebook “Giulio Siamo noi”, con uno screenshot di un suo vecchio tweet in cui chiedeva di non fare alcuna foto alla tomba di suo figlio, corredato da queste riflessioni.

 

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«Una madre che ha perduto il figlio, è costretta a difenderne non solo la storia, la memoria, la sua vita troppo presto spezzata dalla barbarie; Paola è costretta a difendere anche la tomba di Giulio da fotocamere indiscrete che in un luogo di raccoglimento, preghiera e dolore, dovrebbero essere bandite. Chi vuole rendere omaggio a Giulio, può farlo testimoniando in favore della richiesta di verità, appuntando un fiocco giallo sulla giacca, un braccialetto al polso, chiedendo ai propri governanti di fare qualcosa di concreto. Niente fotografie del cimitero.  È una richiesta semplice. È l’ennesimo atto d’amore di una madre».

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