Il padre di Rami e il video della Chaouqui: «Sono stato strumentalizzato dai giornalisti»
25/03/2019 di Redazione
Il caso di Rami e della richiesta della cittadinanza sta dividendo sempre di più. Il portale online Dagospia, infatti, ha pubblicato un video ripreso da Francesca Immacolata Chaouqui – conosciuta per le vicende relative a Vatileaks – in cui la manager incontra in aeroporto uno dei ragazzini di San Donato Milanese in compagnia del padre. Le parole del genitore ai microfoni della Chaouqui sono destinate a far discutere.
Padre Rami, le parole a Francesca Chaouqui
Il padre di Ramy: “Lo hanno strumentalizzato. I giornalisti gli hanno detto di chiedere la cittadinanza” from dago dago on Vimeo.
In questo video, infatti, il genitore di Rami – ripreso tranquillamente mentre sta usando il telefono seduto in sala d’attesa – ha dichiarato che non è sua intenzione fare polemica politica con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il signor Shehata, infatti, ha ammesso che la richiesta della cittadinanza è stata sollecitata dai giornalisti che gli avrebbero detto di insistere su questo punto per rivendicare un proprio diritto.
Il padre di Rami non vuole essere strumentalizzato
Alla domanda di Francesca Chaouqui sul fatto di essere stato strumentalizzato dai giornalisti, il signor Shehata ha risposto: «Sì, io sono in Italia da 18 anni e non ho mai chiesto nulla. Voglio soltanto continuare a fare il mio lavoro e voglio vivere serenamente». Forse, tutta questa sovraesposizione mediatica – specialmente in questo momento – non fa affatto bene, né a Rami, né alla sua famiglia.
L’autrice del video mostrato in esclusiva da Dagospia è Francesca Immacolata Chaouqui, che nel 2013 era stata nominata da Papa Francesco come membro della Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione delle strutture economiche e amministrative della Santa Sede. Il suo nome è stato accostato alla fuga di notizie avvenute in Vaticano e ha dovuto affrontare anche il processo per alcune informazioni riservate relative ad affari interni alle mura leonine divulgate ai giornalisti.