Quanto costa la pace tra Giuseppe Conte e Emmanuel Macron

15/06/2018 di Redazione

Sullo sfondo ci sono le pressioni degli altri Paesi europei e quella necessità – comune a Italia e Francia – di discutere con Bruxelles i parametri della rigidità economica europea. Emmanuel Macron, senza mai scusarsi esplicitamente per le parole dette da esponenti del partito En Marche sulla gestione della situazione della nave Aquarius da parte dell’Italia, ha stretto calorosamente la mano di Giuseppe Conte, superando le tensioni dell’ultimo periodo.

Pace Macron-Conte, la conferenza stampa

«La Francia, come l’Italia – ha detto Macron -, deve gestire questa crisi migratoria e dobbiamo dare risposte insieme. Dobbiamo adottare risposte europee, non ci possono essere risposte nazionali. L’emergenza migranti viene gestita sia in Italia, sia in Francia: se l’Italia nei 4 primi mesi del 2018 ha avuto 18.000 domande d’asilo, la Francia ne ha avute 26.000. In ogni caso, cercheremo di dare una risposta sul sistema di Dublino che, a oggi, non funziona affatto».

Gli fa eco Giuseppe Conte che, in conferenza stampa, ha risposto al presidente francese Macron: «Sono in sintonia con lui – ha affermato -: dobbiamo voltare pagina sui migranti. Siamo solidali con la Francia nelle principali sfide dell’Unione Europea. Preprareremo insieme una nostra proposta sul trattato di Dublino. In autunno faremo un vertice con la Francia a Roma».

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Pace Macron-Conte, stretta di mano all’Eliseo

La lite diplomatica non conveniva a nessuno. Tantomeno alla Francia, che aveva dato fuoco alle polveri con quell’espressione – «il comportamento del governo italiano è vomitevole» – pronunciata da Gabriel Attal. Nonostante abbiano forzato la mano con Luigi Di Maio e Matteo Salvini, neanche gli italiani avevano voglia di invischiarsi in questa strada senza uscita.

Così, Giuseppe Conte alla fine è partito per Parigi, in fretta e furia, disposto a mettere sul tavolo del vertice dell’Eliseo alcune questioni fondamentali sulla gestione dell’emergenza migranti. Per quanto riguarda il presidente del Consiglio italiano, le proposte arrivate sono la rettifica del trattato di Dublino e la creazione di hotspot gestiti dall’Unione Europea e da insediare sulle coste dell’Africa.

Pace Macron-Conte, i temi trattati nel vertice

Si tratta di soluzioni molto diverse, la prima da attuarsi nel breve periodo, la seconda da pensare con più calma per il futuro. La modifica del trattato di Dublino – già proposta dall’Unione Europea, ma bocciata da quasi tutti gli Stati membri – dovrà essere fatta soprattutto nella direzione della redistribuzione delle quote di migranti da assegnare ai vari Paesi.

I due leader, prima dell’incontro ancora in corso, sono sembrati piuttosto sereni: c’è stata la stretta di mano in favore d’obiettivo, sorrisi e una pacca sulle spalle. Si tratta, ovviamente, di gesti che devono rispettare il cerimoniale: di sostanza si parlerà una volta seduti al tavolo. La pace tra Italia e Francia, in ogni caso, non arriverà a titolo gratuito. Né da una parte, né dall’altra.

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