Ousseynou Sy, uova e arance in carcere contro la sua cella

Non gli hanno fatto chiudere occhio. Il codice (non scritto) interno alle carceri italiane ha agito anche contro Ousseynou Sy, l’autore del sequestro dell’autobus carico di bambini sulla Paullese. I detenuti sono venuti a sapere della sua storia e non hanno mostrato pietà per il detenuto che ha provato a far del male ai minori: contro la porta della sua cella c’è stato un lancio incessante, per tutta la notte, di arance e di uova.

Ousseynou Sy è stato oggetto di lanci di uova e arance

Nel corso della sua prima notte a San Vittore è stato questo il refrain. Lo ha riferito lo stesso Ousseynou Sy a un politico che si è recato in cella per andare a trovarlo nel suo primo giorno di detenzione. L’uomo, il 47enne italiano di origini senegalesi, è stato immediatamente trasferito in un reparto protetto.

 Ousseynou Sy non mostra segnali di pentimento

Si tratta di un’area del carcere che è destinata a dei detenuti particolarmente esposti all’interno della struttura: coloro che hanno commesso reati particolati come i sex offenders o quelli che hanno agito contro donne e minori. Stessa zona degli ex appartenenti alle forze dell’ordine e dei pentiti di mafia, altre due categorie prese di mira costantemente all’interno delle carceri dagli altri detenuti.

Ousseynou Sy si trova al quarto piano del reparto protetti, stanza 402. Le visite sono possono durare anche mezz’ora in questo braccio del carcere di San Vittore. «Sono sicuro che quando i miei due figli saranno grandi capiranno quello che ho fatto» – non si mostra pentito, il detenuto che può dialogare anche con altre persone all’interno del carcere. Una perizia psichiatrica chiarirà il suo stato di lucidità al momento della tentata strage.

FOTO: ANSA/SALVATORE GARZILLO

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