Ousseynou Sy attacca Salvini in aula: «Lo accuso di crimini contro l’umanità e di genocidio»
09/12/2019 di Redazione
Un attacco frontale, nell’aula della Corte d’Assise di Milano. Nel corso della settima udienza davanti al tribunale meneghino, Ousseynou Sy ha letto una lunga lettera, rivolgendosi direttamente a Matteo Salvini: «Lo accuso di crimini contro l’umanità e di genocidio» – è la sintesi del suo pensiero. L’uomo deve difendersi dall’accusa di aver dirottato un autobus pieno di 51 ragazzini il 20 marzo scorso, mentre li stava trasportando in una palestra di pertinenza dell’istituto comprensivo di Crema.
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Ousseynou Sy attacca Salvini in aula
«La gente se ne frega di quello che fa Salvini con il suo governo – ha letto Ousseynou Sy – che fa morire centinaia di persone in mare con le sue leggi. Mi si è gelato il sangue». Il riferimento è al periodo in cui Matteo Salvini è stato ministro dell’Interno, nel corso del quale si sono verificati diversi tira e molla con ong che salvavano vite umane in mare.
Ousseynou Sy ha parlato da cittadino italiano, ma anche da persona originaria del continente africano. «Non sono un assassino né un terrorista e mi auguro che giustizia sia fatta anche per noi africani – ha detto -. Sono anch’io un figlio dell’Africa, quell’Africa che voi conoscete molto bene, che ha visto i suoi figli spogliati della dignità umana, di ogni diritto alla serenità, alla felicità, anche oggi… Le mie parole sono verificabili».
La reazione di Salvini dopo le parole di Ousseynou Sy
Alla fine, ha rivolto un appello ai giudici, affinché i morti in mare, i figli dell’Africa possano avere giustizia. La sua è stata una vera e propria dichiarazione politica nell’aula di un tribunale che, per questo motivo, verrà registrata agli atti del processo. Immediata la replica di Matteo Salvini, che non ha avuto dubbi nel commentare la situazione: «Ricordate il “signore” che dirottò un autobus pieno di bambini, dandolo poi alle fiamme? – ha scritto Salvini sui social – Oggi dice al giudice che è colpa di Salvini, accusandomi di “crimini contro l’umanità e genocidio”, insultando poi l’Italia e inneggiando all’Africa. Aspetto i dotti commenti di giornaloni, intellettualoni e sinistri vari, come minimo qualcuno darà ragione a questo delinquente, scommettiamo?».
Ousseynou Sy non ha rivolto offese all’Italia, ha soltanto affermato che nel nostro Paese ci si occupa sempre troppo poco delle tragedie nel Mediterraneo, preferendo altri argomenti come le partite della serie A di calcio. Le sue parole non possono far dimenticare quel suo gesto terribile, compiuto ai danni di 51 ragazzini inermi, accompagnati soltanto da tre adulti. In quella circostanza, proprio la prontezza di alcuni di loro – tra cui Adam e Ramy (diventati poi cittadini italiani) – ha permesso di evitare una tragedia ben più grave.