Ostia, il papà di una 15enne uccide un 19enne egiziano che aveva fatto apprezzamenti su di lei

29/05/2019 di Redazione

Un complimento di troppo partito da un gruppo di ragazzi all’indirizzo di una 15enne. Quest’ultima ha immediatamente riferito l’accaduto al padre, un 38enne con precedenti, vicino alla famiglia Spada. A Ostia esplode la guerriglia: l’uomo rintraccia uno dei ragazzi presenti in quel gruppo, un 19enne di origini egiziane, e lo accoltella. Il ragazzo è morto questo pomeriggio nell’ospedale Umberto I (era stato trasferito qui dal Grassi): troppo gravi le ferite subite dall’uomo che voleva difendere la figlia e che ha scelto questa maniera energica per farlo.

La maxi rissa a Ostia dove è stato ucciso un 19enne

L’uomo è residente in piazza Gasparri a Ostia, nella zona dove il clan Spada la fa da padrone. Il 38enne che ha ferito a morte il ragazzo aveva già precedenti per droga: ora è indagato per rissa e per omicidio.

La maxi rissa – alla quale hanno assistito alcuni testimoni – è avvenuta nella stazione metro Lido, quella del trenino che unisce Ostia alla Capitale. L’uomo è stato aiutato nella ricerca e nell’identificazione dei ragazzi che avevano rivolto gli apprezzamenti alla figlia da un amico della ragazza, anche lui con precedenti alle spalle.

Continua il dominio della criminalità organizzata di Ostia

Una vera e propria spedizione punitiva, insomma, che apre ancora una volta il velo su tutto quel sottobosco di microcriminalità e del suo intreccio con la criminalità organizzata che caratterizza il litorale romano. Qui si risponde a una sorta di codice, che il 19enne egiziano – evidentemente – aveva violato. E ha pagato questa sua violazione con la vita.

FOTO: ARCHIVIO/ANSA

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