L’Organizzazione mondiale della sanità esprime indignazione per il presunto attacco chimico in Siria

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha espresso la sua preoccupazione per il presunto attacco chimico avvenuto l’8 aprile scorso in Siria a Douma, enclave a nord-est della capitale Damasco.

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“Dovremmo tutti essere indignati per queste orrende notizie e immagini da Douma- ha dichiarato Peter Salama, vice direttore generale per la preparazione e la risposta alle emergenze dell’Oms – l’Organizzazione chiede accesso immediato senza vincoli alla zona per fornire cure alle persone colpite, per valutare i danni sanitari, per dare una risposta sanitaria pubblica globale”.

Le testimonianze dalla zona colpita, una delle ultime roccaforti dei ribelli siriani, riportano di settanta morti e le immagini di bambini e donne con le maschere per l’ossigeno sembrano confermare l’ipotesi di un attacco chimico.

Gli Stati Uniti hanno promesso una risposta dura e immediata contro il regime di Bashar al-Assad, il forte capo di Stato della Siria e strettissimo alleato della Russia.

Su questo il presidente Usa Donald Trump ha twittato nella tarda mattinata di mercoledì 11 aprile un messaggio eloquente: “La Russia giura di abbattere tutti i missili sparati contro la Siria. Preparati Russia, perché arriveranno, belli e nuovi e “intelligenti!” Non dovresti essere partner di un animale che uccide con il gas la sua gente e si diverte!”

Dopo le tensioni scaturite dal caso Skripal, la miccia siriana giura di essere un ulteriore motivo di forti tensioni tra l’Occidente e Mosca.

(Foto credits: Ansa/Zumapress)

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