Il bilancio del Comune di Roma è stato bocciato. Di nuovo

27/12/2018 di Enzo Boldi

Terzo anno e terza bocciatura per la giunta guidata da Virginia Raggi. L’Oref, l’organo di revisione economico-finanziario dell’Assemblea Capitolina, ha stroncato gli entusiasmi del Comune di Roma per l’approvazione del proprio bilancio consolidato relativo al 2017. Nel documento presentato dal Campidoglio, infatti, sarebbero rimaste escluse alcune società partecipate che, con la loro situazione decisamente non florida, avrebbero reso il prospetto molto più pesante in termini di passività.

«L’Organo di revisione rileva che il bilancio consolidato 2017 di Roma Capitale non rappresenta in modo veritiero e corretto la reale consistenza economico, patrimoniale e finanziaria dell’intero Gruppo Amministrazione pubblica di Roma Capitale». Una doccia gelata a cui, però, la giunta del Campidoglio a trazione Cinque Stelle è ormai abituata da tempo. Una bocciatura che è in linea con quelle arrivate in altre due occasioni, in occasione della presentazione dei bilanci previsionali relativi al 2016 e al 2017.

L’Oref dà parere negativo al bilancio del Comune di Roma

L’Oref sottolinea come nel bilancio consolidato del 2017 presentato dalla giunta capitolina – e che sarà votato nella giornata di oggi – non siano state inserite le aziende municipalizzate, il cui valore economico e finanziario avrebbe modificato di gran lunga i numeri presentati dal Campidoglio. Stride, ma neanche troppo, l’assenza di Atac (che si trova in procedura di concordato), Ama (il cui bilancio 2017 non è stato approvato) Roma Metropolitane e Farmacap.

Tre bilanci bocciati consecutivamente

Negli anni scorsi, in seguito alle due precedenti bocciature, il fronte M5S della giunta Raggi si è scagliato fortemente contro l’Oref, sostenendo come le loro scelte di respingere i bilanci del Comune di Roma siano state dei veri e propri attacchi politici e non tecnici sui documenti presentati. Per questo motivo lo scorso anno, nonostante la bocciatura, il Campidoglio ha deciso di approvare lo stesso il proprio bilancio, ignorando il parere dell’Organo di revisione.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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