La bella storia del neonato a bordo della Open Arms e soccorso da Malta
22/12/2018 di Enzo Boldi
C’è ancora speranza nel Mediterraneo. Il piccolo Sam, il neonato soccorso nel Mediterraneo dalla nave dell’Ong Proactiva Open Arms è stato evacuato, in compagnia della giovane madre, con un elicottero della Guardia costiera di Malta. A riportare la notizia è il quotidiano spagnolo El Diario. Il piccolo, nato tre giorni fa sulla spiaggia libica, era stato soccorso dall’imbarcazione della Ong dopo aver trascorso 24 ore in mezzo al mare con altre decine di migranti che si erano imbarcati su imbarcazioni di fortuna per raggiungere le coste europee. La Guardia costiera maltese è intervenuta in risposta alla richiesta di evacuazione medica urgente lanciata dalla nave Open Arms. A bordo restano oltre 300 migranti, in attesa di ricevere indicazioni su un porto sicuro dove farli sbarcare.
Pochi giorni. Anzi, poche ore di vita e già ha davanti gli occhi tutte le difficoltà della vita. Il piccolo Sam, nato da pochi giorni ha, infatti, già patito le difficoltà di un migrante soccorso dalla nave Ong Proactiva Open Arms. Poche ore dopo il parto, infatti, la donna è stata aiutata dai volontari della Ong e l’hanno fatta salire a bordo. Ma, come spesso capita in queste situazioni, trovare un porto aperto per farlo sbarcare a terra e in un luogo più consono al suo status di neonato, sembra essere molto difficile. O almeno sermbrava esserlo.
Malta ha soccorso il piccolo Sam e la sua mamma
Open Arms aveva, infatti, deciso di lanciare su Facebook un appello natalizio indirizzato a Malta, affinché apra i propri porti per soccorrere adeguatamente il piccolo. A bordo con lui, oltre alla madre, c’erano sono oltre 300 persone, tutte raccolte da tre imbarcazioni differenti finite alla deriva e salvate nel giro di 12 ore nel tratto di mare di fronte Al Khoms, ad est di Tripoli.
L’appello natalizio di Open Arms su Facebook
«Ha dato alla luce un bambino due giorni fa su una spiaggia libica – scrive Proactiva Open Arms sul proprio profilo Facebook -. Hanno trascorso quasi 24 ore in mare fino a quando non li abbiamo salvati. Ma l’odissea non finisce qui, abbiamo appena chiesto a Malta l’evacuazione medica urgente del neonato perché la sua vita è in pericolo. O salvi una vita o resti in silenzio davanti a una morte». L’appello è stato ascoltato e ora il piccolo Sam sarà accolto da Malta e potrà crescere con la propria mamma.
(foto di copertina: da Facebook)