Omicidio Pamela Mastropietro: il caos dietro il blocco del nigeriano a Milano

09/02/2018 di Redazione

Pochi minuti fa una Ansa ha battuto la notizia di un nigeriano di 27 anni, bloccato dai Carabinieri di Milano in Stazione Centrale perché sospettato di un coinvolgimento nell’omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni di Macerata il cui cadavere è stato trovato a pezzi in due trolley. I militari – spiegava la notizia data in diretta su Sky Tg24 – hanno individuato l’uomo su indicazione dei colleghi di Macerata e sono in viaggio per consegnarlo. Questo ha generato un certo caos perché la procura ha dovuto controbattere con una nota precisando che, al momento, non sono stati emessi fermi. Cosa sta succedendo?

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DUE NIGERIANI BLOCCATI (UNO ERA A MILANO)

Sono due i nigeriani, al momento non in stato di fermo, che si trovano sotto interrogatorio in queste ore nell’inchiesta sulla morte della 18enne romana. I risultati dell’autopsia, in particolare il modo in cui è stato sezionato il corpo, hanno portato i carabinieri sulle tracce di altri due soggetti, oltre agli altri due indagati: uno è stato trovato a Macerata e l’altro è stato bloccato a Milano mentre cercava di raggiungere la Svizzera.

Gli inquirenti sono convinti che una sola persona non abbia potuto sezionare in quel modo il cadavere della ragazza. E aaltre persone hanno aiutato a nascondere e abbandonare il corpo della giovane all’interno dei due trolley. I carabinieri stanno interrogando i sospetti per capirne gli spostamenti, la posizione nelle ore in cui Pamela è morta o è stata uccisa e verificarne così l’alibi. “Sono in corso e si protrarranno per l’intera giornata – fa sapere in una nota il Procuratore di Macerata Giovanni Giorgio – audizioni a chiarimenti di più soggetti di nazionalità nigeriana. Non sono stati effettuati fermi”.

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