Quando Salvini pensava che le Olimpiadi a Roma fossero «roba da matti»
25/06/2019 di Alessandra Delzotto
«Vince l’Italia, vince lo sport! Viva i giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026». Esulta anche su Facebook il vicepremier Matteo Salvini dopo che il Comitato olimpico ha comunicato di aver scelto Milano e Cortina come sede delle Olimpiadi Invernali del 2016. «Significano almeno 20mila posti di lavoro creati, tanti investimenti e 5 miliardi di euro di valore aggiunto per l’Italia». Una bella giravolta social, quella del ministro dell’Interno, se si confronta l’entusiasmo mostrato per la vittoria della candidatura di Milano-Cortina con la posizione tenuta dal leader del Carroccio appena qualche anno fa, in occasione della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024.
La candidatura della Capitale a ospitare i giochi era stata uno degli argomenti più dibattuti tra il 2014 e il 2015, conclusasi con un nulla di fatto dopo il “no” di Virginia Raggi e del Moviemento 5 stelle. L’allora neo-sindaca aveva spiegato di giudicare «da irresponsabili dire di sì a questa candidatura», spiegando che le Olimpiadi avrebbero lasciato un enorme buco di bilancio al comune di Roma. Matteo Salvini, allora all’opposizione, sembrava pensarla allo stesso modo. Come dimostrano alcuni suoi post ancora reperibili sui suoi account social.
Quando Salvini pensava che le Olimpiadi in Italia non si dovessero fare
Bersaglio preferito di Salvini era l’allora premier Matteo Renzi, sostenitore della candidatura della Capitale ai giochi olimpici. «Prima trova i soldi per strade, case e scuole poi pensa alle Olimpiadi», scriveva il leader della Lega rivolto all’allora presidente del Consiglio.
«Renzi propone le Olimpiadi a Roma nel 2024. Per me è una follia, sarebbe l’Olimpiade dello Spreco. Sarebbe utile che il fenomeno di Firenze pensasse alle migliaia di società sportive dilettantistiche italiane, che fanno fare sport a tantissimi bambini e che rischiano di chiudere per colpa dello Stato, invece di fantasticare su improbabili Olimpiadi», scriveva ancora Salvini.
Il leader della Lega non aveva mancato di citare anche l’esperienza delle Olimpiadi tenutesi a Torino nel 2006 (esperienza conclusasi positivamente peraltro), lamentando l’occupazione di una delle strutture realizzate per l’occasione. «Le palazzine dell’ex villaggio Olimpico sono occupate da più di 500 immigrati e Renzi vuole fare altre Olimpiadei. Questi sono matti», scriveva.
Renzi su Salvini: «Cambia idea in base alla convenienza del momento»
Rileggendo a ritroso il diario social del ministro dell’Interno, insomma, sembra che a qualche anno (e governo) di distanza la sua posizione circa l’opportunità di ospitare sul suolo italico i giochi olimpici si sia completamente ribaltata. Eventualità lecita quanto radicale, che ha però offerto il destro al suo bersaglio di allora (Matteo Renzi) per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Oggi leggo che sulle Olimpiadi tutti hanno cambiato idea. Bene. Salvini attaccava il “fenomeno fiorentino” che voleva le Olimpiadi (scriveva di me: ricoveratelo!): ora è il primo a esultare, ma ormai conosciamo il suo modo di fare. Lui non ha idee: le cambia sulla base della convenienza del momento», scrive l’ex premier su Facebook.