Pressioni del garante Uk per il parental control del visore Oculus Quest 2 di Meta

Oculus Quest 2 è entrato nelle case di molti cittadini e ora, nel Regno Unito, si chiede conto a Meta del rispetto dei diritti dei minori

10/01/2022 di Ilaria Roncone

Oculus Quest 2 è al centro delle preoccupazioni del garante del Regno Unito, che cerca contatto con Meta per capire quanto c’è di vero nelle preoccupazioni sollevate dagli attivisti in merito all’utilizzo del visore per realtà virtuale da parte dei bambini. La tecnologia ad opera di Facebook Technologies (che è una divisione di Meta Platforms) è stata rilasciata il 16 settembre 2020 e, da allora, si sono accumulate le preoccupazioni per l’utilizzo del visore da parte dei bambini nonostante il controllo parentale.

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Dubbi sul parental control Oculus Quest 2 nel Regno Unito

Il garante dei dati nel Regno Unito è alla ricerca di chiarimenti da parte di Meta rispetto alla presunta violazione del codice di sicurezza online per i bambini relativamente al parental control sul popolare auricolare per la realtà virtuale. Su Oculus Quest 2 l’ufficio del commissario per l’informazione ha fatto sapere che sono in fase organizzativa «ulteriori discussioni» con il colosso tech (anche in virtù del fatto che, appena passato Natale, il dispositivo è entrato nelle case di molti cittadini).

Il fulcro del discorso di attivisti è esperti è che la mancanza di controlli parentali adeguati per questo dispositivo mettono a rischio bambini e adolescenti, che possono più facilmente diventare vittime di abuso. I genitori dovrebbero poter intervenire e bloccare i contenuti ritenuti dannosi per i figli. In particolare, una ricerca del Center for Countering Digital Hate (CCDH) ha evidenziato diversi casi di abuso su VRChat, app utilizzatissima dagli utenti di Oculus. Un esempio di molestia? L’avatar di un minore inseguito da due avatar di uomini che respiravano pesantemente o, ancora, un uomo che si è vantato davanti a un minorenne di essere stato «condannato per reati sessuali».

Dov’è il rispetto del codice per l’utilizzo di dispositivi da parte dei bambini?

«L’interesse superiore del bambino dovrebbe essere una considerazione primaria», afferma il codice che regola i servizi online accessibili ai minorenni. «I servizi e i prodotti online che utilizzano dati personali e sono suscettibili di essere accessibili ai bambini sono tenuti a rispettare gli standard del nostro codice per i bambini», ha fatto sapere un portavoce del garante – come riporta il Guardian -, e «stiamo pianificando ulteriori discussioni con Meta sulla sua privacy dei bambini e la protezione dei dati tramite approcci di progettazione per i prodotti Oculus e i servizi di realtà virtuale».

L’invito del garante ai genitori è quello di manifestare qualsiasi preoccupazione relativa all’utilizzo dei dispositivi e di segnalare violazioni dei diritti a navigare in sicurezza dei figli, tra prevenzione e regolamento di siti web e app. La violazione del codice potrebbe comportare, per Meta, una multa fino a 17,5 milioni di sterline o il 4% del fatturato globale di una società (che, nel caso della big tech, ammonterebbe a 2,5 miliardi di sterline). Prima della multa ci sono una serie di avvertimenti formali e richiami disposti dall’autorità.

La lotta è sempre quella, ha sottolineato uno degli ideatori del codice per proteggere i bambini: «I ragazzi che usano cuffie VR come Oculus possono accedere a chatroom e altre caratteristiche note per portare rischi, semplicemente spuntando una casella che dichiara di soddisfare i requisiti minimi di età. Questa è una barriera insufficiente all’uso da parte dei minorenni di servizi noti per ospitare abusi sui minori, molestie, razzismo e pornografia». Il metaverso apre nuovi interrogativi sulla sicurezza – molto più difficile da garantire in un ambiente immersivo a questi livelli – per cui bisogna lavorare, di pari passo, per aggiornare le architetture che garantiscono la sicurezza dei tanti bambini e adolescenti che utilizzano queste tecnologie.

La replica di Meta

Un portavoce di Meta ha detto che l’azienda era fiduciosa rispetto al fatto che l’auricolare soddisfacesse le condizioni del codice per la protezione dei bambini: «Siamo impegnati a rispettare gli obblighi del codice e a fornire ai giovani esperienze adeguate all’età», sottolineando come i minori di 13 anni non possano creare account o utilizzare il visore. Tra le altre cose, è stato anche sottolineato come Meta si stia impegnando per creare un metaverso sicuro e rispettoso delle leggi investendo 50 milioni di dollari

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