L’Ocse ci boccia e Di Maio esulta: «Vedete? Stiamo andando nella giusta direzione»

01/04/2019 di Enzo Boldi

Non si è mai visto qualcuno esultare per un autogol, se non in qualche partita finita poi nel mirino della giustizia (ordinaria e sportiva) che ha svelato combine e calcioscommesse. Almeno, però, in quei casi la gioia era privata e non mostrata e decantata al pubblico o sui social. Invece Luigi Di Maio ha trovato modo di esultare dopo la pubblicazione del secondo report Ocse (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) su Facebook stravolgendo le tabelle e le previsioni che, in realtà, confermano tutte le perplessità già espresse e maturate nel tempo dall’Europa e anche da qualche esponente del governo italiano.

Partiamo dai numeri. L’Ocse ha confermato le previsioni non esaltanti sull’economia dell’Italia, per cui si spinge a pronosticare una lieve recessione quest’anno, pari al -0,2% in termini di Pil, cui dovrebbe seguire un più 0,5 per cento nel 2020. E nel rapporto sulla Penisola, di 168 pagine presentato oggi a Roma presso il ministero dell’Economia, si stima anche un aumento del tasso di disoccupazione al 12 per cento sulla media 2019, dal 10,6 per cento dello scorso anno, e al 12,1 per cento nel 2020. Anche il rapporto deficit-Pil è molto deficitario, con un calo dell 2,5%. Nel rapporto si indica la criticità del provvedimento sulle questioni, chiamato Quota 100, e delle zone d’ombra (lavoro nero in primis) che creerebbe il reddito di cittadinanza suo futuro del mercato del lavoro italiano.

L’Ocse boccia l’Italia, ma il leader del M5S parla di complotto

Numeri che vengono visti da Luigi Di Maio come una sfida all’Italia e che, secondo lui, non dipingono la vera realtà dei fatti. E la protesta del leader del Movimento 5 Stelle arriva direttamente dal suo profilo Facebook: «Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare Quota 100 perché crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza ‘incoraggia l’occupazione informale’ e crea ‘trappole della povertà’. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione».

Di Maio: «Si facciano l’austerity a casa loro»

Quale sia il nesso logico sfugge, ma pare essere una rivendicazione per gettare fumo negli occhi. Insomma, si richiama al complotto delle istituzioni europee per svilire l’operato del governo italiano. Il tutto, da parte di Luigi Di Maio, senza fornire alcun numero che possa rassicurare gli italiani su una presunta ripresa economica entro la fine dell’anno. E questa sensazione viene confermata leggendo le parole con cui termina il suo post su Facebook: «Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l’Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!».

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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