La diretta si trova salvata sul suo profilo Instagram ed è stata seguita da più di 150 mila persone. Tutto parte dai fatti di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, fatti dei quali Ocasio-Cortez accusa i repubblicani di essere indirettamente responsabili. La storia la conosciamo bene ormai, culminata con il blocco dei social network di Donald Trump – la riattivazione degli account dell’ex presidente Usa si sta discutendo in questo periodo -. La deputata democratica accusa ha chiamato in causa – in particolare – il senatore Ted Cruz: «Mi hai quasi fatto uccidere tre settimane fa», gridava la scorsa settimana, parlando del rischio corso quando hanno dovuto metterla in salvo a Capitol Hill durante l’invasione. Nella diretta emerge la storia Ocasio-Cortez abusi.
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Alexandria Ocasio-Cortez non ritira quelle accuse nonostante la richiesta di rettifica da parte dei repubblicani e spiega perché. «Non diventerò una vittima di nuovo, non lascerò che questo mi succeda ancora», spiega la democratica lasciandosi andare anche a un momento di commozione. «Queste sono le tattiche che usano i maltrattanti con le loro vittime», sottolinea. Da qui Ocasio-Cortez inizia uno sfogo mettendo sullo stesso piano l’esperienza vissuta a Capitol Hill e un’altra sua esperienza passata che, fino ad ora, ha scelto di non raccontare che a poche persone.
Durante l’assalto a Capitol Hill Ocasio-Cortez racconta di essersi nascosta nel bagno del suo ufficio e di aver pensato di morire mentre un uomo prendeva a pugni la porta urlando: «Lei dov’è? Lei dov’è?». Cortez dice: «Ho pensato che tutto fosse finito, ho pensato che sarei morta». Ed ecco spiegato il nesso con la sua esperienza persona: «La ragione per la quale lo dico e per la quale ora mi sto emozionando è perché queste persone (i repubblicani per Capitol Hill e alcune persone quando parla una survivor n.d.R.) ci dicono di andare avanti, che non è un grosso problema, che dovremmo dimenticare cosa è successo arrivando addirittura a dirci che ci dovremmo scusare per quanto accaduto. Queste sono le stesse tattiche degli abusers. Io sono una survivor, ho subito un’aggressione sessuale, e non l’ho detto a molte persone nella mia vita».