Medico obiettore si rifiuta di operare donna con aborto spontaneo. Licenziato in tronco

22/11/2018 di Enzo Boldi

«Giuro di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica». Questo è scritto sul Giuramento di Ippocrate che ogni medico, dal momento in cui intraprende questa professione, si impegna a rispettare. Eppure a Giuliano in Campania un ginecologo, obiettore di coscienza, si è rifiutato di praticare un aborto terapeutico su una donna arrivata in ospedale in preda a lancinanti dolori. L’azienda ospedaliera ha immediatamente licenziato il medico.

La causa con cui la Asl di Napoli ha immediatamente provveduto a sollevare dal proprio ruolo il ginecologo di Giuliano in Campania è «l’omissione di assistenza». L’episodio risale alla notte del primo luglio scorso, quando una donna, alla 18esima settimana di gravidanza, si è presentato in ospedale in preda ai classici dolori da aborto spontaneo. Il medico, ora licenziato, si è rifiutato di intervenire e a salvare la donna è stato un suo collega fuori turno, allertato dall’ostetrica del reparto ginecologia del nosocomio campano.

Il ginecologo obiettore che non ha praticato un aborto terapeutico

La donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale in condizioni molto gravi, in travaglio e con il feto (privo di attività cardiaca) già espulso. Il medico di guardia, in turno quella notte, avrebbe dovuto provvedere all’immediato intervento per aborto spontaneo, ma – in quanto obiettore – si è rifiutato di operare la donna. A salvarla – come racconta La Repubblica – ci ha pensato il dottor Crescenzo Pezone, chiamato urgentemente dall’ostetrica Fatima Sorrentino, e corso al nosocomio di Giuliano in Campania nonostante fosse fuori turno e senza obbligo di reperibilità.

Licenziamento per giusta causa: «omissione di assistenza»

E proprio dal rapporto redatto da quest’ultimo, consegnato alla direttrice sanitaria dell’Azienda, sono emersi tutti i crismi del comportamento irresponsabile dell’ormai ex ginecologo dell’ospedale di Giuliano in Campania. L’essere obiettori, infatti, decade nel momento in cui la gravità dei casi che si presentano in un pronto soccorso sia elevata. Come nel caso della donna in questione. Proprio per questo motivo, il ginecologo è stato licenziato.

(foto di copertina: da Google Maps)

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