Il Nyt: Asia Argento accusata di violenza sessuale su minore, ha pagato 380mila dollari

20/08/2018 di Redazione

L’attrice Asia Argento, tra le più importanti attiviste del movimento #MeToo contro le molestie sessuali, si sarebbe recentemente accordata per risarcire un giovane attore che la denunciò per averlo aggredito sessualmente quando lui aveva 17 anni. È quanto riporta oggi il New York Times. Secondo il quotidiano americano (articolo di Kim Severson) Asia Argento, 42enne, avrebbe pagato 380mila dollari (circa 330mila euro) per fermare l’azione legale che voleva intentare Jimmy Bennett, che ora ha 22 anni, proprio poco dopo aver detto lo scorso ottobre che il produttore cinematografico Harvey Weinstein l’aveva stuprata.

Il Nyt: Asia Argento accusata di violenza sessuale su minore, versati 380mila dollari

Asia Argento e Jimmy Bennett, attore e musicista rock californiano, hanno recitato in un film del 2004 dal titolo ‘Ingannevole è il cuore più di ogni cosa’, in cui l’attrice interpretava la madre prostituta del giovane attore. Bennett afferma di aver fatto sesso con l’attrice italiana in un albergo della California nel 2013. L’età del consenso nello Stato americano è di 18 anni. Secondo il New York Times l’avviso di azione legale affermava che l’incontro fu «un’aggressione sessuale» che traumatizzò Bennett e danneggiò la sua carriera, mettendo a rischio la sua salute mentale e i suoi guadagni. Il giornale statunitense fa sapere di aver ricevuto, inviati tramite e-mail da una ‘fonte non identificata’, documenti giudiziari che includevano un selfie di Argento e Bennett a letto, una foto datata 9 maggio 2013. Il Nyt dice inoltre che tre persone che hanno familiarità con il caso hanno affermato che i documenti sarebbero autentici.

I legali del giovane attore avevano chiesto ad Asia Argento un risarcimento di 3,5 milioni di dollari per «aver intenzionalmente inflitto sofferenza emotiva, perdite in termini di salario, aggressione e violenza». L’avvertimento formale che il giovane intendeva fare causa all’attrice sarebbe stata avviata un mese dopo le pubbliche accuse nei confronti di Weinstein, che l’hanno portata ad essere in una delle figure di spicco del movimento MeToo. I termini dell’accordo per fermare l’azione legale di Bennett, secondo i documenti visionati dal Nyt, sono stati finalizzati lo scorso aprile. Il quotidiano statunitense ha scritto di aver provato più volte, ma senza successo, ad avere un commento sulla vicenda dalla Argento e dai suoi rappresentanti.

Nessuna dichiarazione

Il Nyt sostiene che l’attrice non ha risposto a messaggi sul suo telefono, mandati via email e inviati anche a due dei suoi agenti, che hanno accettato di inoltrarli a lei. Ma anche Bennett, che vive a Los Angeles, non ha accettato di essere intervistato. «Jimmy continuerà a fare quello che ha fatto negli ultimi mesi e anni concentrandosi sulla sua musica», ha detto il suo avvocato.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / CLAUDIO ONORATI)

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