Con il nuovo CEO, TikTok rinuncia al «sogno americano»

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Shouzi Chew, ex dirigente di Xiaomi, sostituisce - dopo otto mesi dalle dimissioni - Kevin Mayer

Per la geopolitica dei social network, quanto accaduto ai vertici di TikTok è importantissimo. Dopo otto mesi dalle dimissioni di Kevin Mayer, il manager americano che aveva il compito di sdoganare definitivamente il social network sul mercato statunitense salvo poi doversi scontrare con i vari ostacoli frapposti da Donald Trump, la società ByteDance – che in TikTok ha il suo prodotto più pop – ha deciso di affidare la gestione dell’azienda a Shou Zi Chew, ex manager di Xiaomi, con base a Singapore. Un nuovo CEO TikTok per ridefinire le strategie della piattaforma.



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Nuovo CEO TikTok, la gestione è affidata a Shou Zi Chew

Questo significa una cosa, soprattutto: che, al momento, TikTok non sembra più così interessato ad accattivarsi il mercato americano, nonostante il cambio – di non poco conto – alla Casa Bianca. Con Joe Biden, infatti, si era aperta, inizialmente, una possibilità di non belligeranza tra il governo federale e il social network cinese, ma – a quanto pare – ByteDance è intenzionato a prendersi una pausa da una trattativa che sembra estenuante, con un impiego notevole di risorse. Il fatto di aver scelto un manager con base in Asia porta TikTok a concentrarsi, al momento, su altre priorità, rappresentate dal suo mercato “nativo”.



«Shou apporta una profonda conoscenza dell’azienda e del settore – ha dichiarato ByteDance -, avendo guidato un team che è stato tra i nostri primi investitori e avendo lavorato nel settore tecnologico per un decennio. Aggiungerà profondità al team, concentrandosi su aree tra cui corporate governance e iniziative imprenditoriali a termine».

Il fatto di scegliere un manager come Shou Zi Chew ha sicuramente portato i vertici dell’azienda proprietaria di TikTok a considerare sospesa la battaglia sui dati degli utenti negli Stati Uniti. Nonostante l’avvicendamento alla Casa Bianca e un clima sostanzialmente più favorevole a una piattaforma che, solo negli USA, ha circa 100 milioni di utenti, resta in piedi il contenzioso sui server di raccolta dei dati personali degli utenti, su cui il governo degli Stati Uniti vorrebbe delle indicazioni più chiare. Nel frattempo, il mercato asiatico torna a essere al primo posto nella scala delle priorità di TikTok.