Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 1° aprile
01/04/2020 di Redazione
L’andamento dei numeri coronavirus 1 aprile ci fa ancora una volta capire che non bisogna abbassare la guardia, perché l’emergenza non è passata. Complessivamente, la giornata può definirsi stazionaria dal punto di vista dei numeri per l’epidemia da coronavirus. Al momento, a livello nazionale il numero dei contagi in più rispetto a ieri è di 2937, per un totale di 80.572 pazienti con coronavirus alla data odierna. Il numero dei morti registrati nella giornata di oggi è 727, mentre il numero dei nuovi guariti è pari a 1118.
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Numeri coronavirus 1 aprile, cosa c’è di positivo
Rispetto ai dati della giornata di ieri, si segnala ancora una diminuzione dei ricoverati negli ospedali della regione Lombardia, con una conseguente diminuzione del tasso di aumento dei posti occupati in terapia intensiva. I dati sulle terapie intensive, al momento, sembrano essere tornati ai livelli pre-crisi. Un elemento che potrebbe garantire una migliore assistenza alle cure per tutti i pazienti ospedalizzati, evitando di fare quelle scelte dolorose su chi sottoporre alle cure che sono state fatte nei giorni scorsi. L’incremento percentuale dei contagi, invece, è del +4,5%: in linea – anche se leggermente superiore – rispetto alle ultime 24 ore. L’altro elemento positivo riguarda quanto detto dal pediatra Villani, che ha accompagnato Angelo Borrelli in conferenza stampa: «Confermo che non c’è alcun bambino tra le vittime per coronavirus – ha detto – e anche laddove siano presenti sintomi della malattia, anche nel caso di neonati, la situazione è assolutamente sotto controllo».
Numeri coronavirus 1 aprile, cosa c’è di negativo
La nota negativa è sempre data dalle vittime (394 solo in Lombardia, mentre a livello nazionale sono 727), tuttavia il dato dei decessi a causa del coronavirus sarà l’ultimo dato a scendere e a decrescere rispetto al numero dei contagi. Non fosse altro perché, appunto, il numero dei morti deriva soprattutto dai contagi registrati nelle ultime settimane. Il tasso grezzo di letalità è dell’11,9%. Il dato che impressiona di più è quello della provincia di Bergamo. L’Istat ha affermato che il numero delle morti è superiore del 400% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermando quanto aveva pubblicato questa mattina L’Eco di Bergamo.