Con l’approvazione di Novavax da parte di Ema cade il complotto delle “case farmaceutiche dominanti”

In molti, quando hanno saputo delle sperimentazioni del vaccino a proteine ricombinanti, credevano che non sarebbe mai stato vidimato dalle agenzie del farmaco

20/12/2021 di Redazione

La casa farmaceutica Novavax si è vista approvare il suo vaccino Nuvaxovid dall’Agenzia europea del farmaco. È una notizia che da sola basta a smontare qualsiasi complotto no-vax sullo strapotere delle case farmaceutiche, soprattutto Pfizer e Moderna. Stando a quanto raccolto in rete negli ultimi giorni, nonostante i progressi della fase di sperimentazione del vaccino di Novavax, gli utenti scettici nei confronti delle vaccinazioni avevano diffuso la notizia – e la voce infondata – che questo tipo di vaccino a proteine ricombinanti non sarebbe mai stato approvato in Europa, perché non proveniente da case farmaceutiche mainstream come Pfizer o Moderna.

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Novavax è stato approvato dall’Ema, cade il complotto no-vax

Un duro colpo a questo complotto, in realtà, era già stato assestato ad agosto 2021. In quella data, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen aveva già annunciato l’acquisto di un numero importanti di dosi del vaccino della casa farmaceutica Novavax: «Poiché le varianti si stanno diffondendo, dobbiamo rimanere vigili – aveva scritto il 4 agosto scorso -. Abbiamo approvato un nuovo contratto con Novavax per 200 milioni di dosi del suo vaccino, che è già stato testato con successo contro le varianti. Con il nostro ampio portafoglio di vaccini proteggiamo gli europei e aiutiamo a vaccinare il mondo».

Tuttavia, nonostante questo annuncio, il mondo dei no-vax aveva continuato a mostrare scetticismo: si erano diffuse bufale in merito agli acquisti previsionali delle dosi di vaccino Pfizer, AstraZeneca e Moderna da parte dell’Unione Europea, mentre si parlava di case farmaceutiche dominanti che, per qualche ragione, i potenti della terra avrebbero preferito a quelle che stavano ancora conducendo sperimentazioni sui propri preparati. Ma perché Novavax era finito nel ciclone di questo complotto?

In cosa è diverso Novavax e Vla2001

Innanzitutto per quella che – in maniera piuttosto semplicistica – potremmo definire come diversità nel meccanismo di funzionamento. Novavax è un vaccino a proteine ricombinanti, un metodo piuttosto tradizionale e diverso rispetto a quello a mRNA. Per questo, nella comune narrazione, viene considerato come “il vaccino che potrebbe tranquillizzare anche i no-vax”. Una sorta di ultimo baluardo dello scetticismo. Tra l’altro, Novavax non sarà l’ultimo vaccino a essere adottato in Europa: possibile che a metà del 2022 arrivi anche Vla2001 della francese Valneva, un vaccino a virus inattivato.

FOTO: foto IPP/imagostock

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