La notte lunga del Mediterraneo, salvati oltre 600 migranti
10/06/2018 di Redazione
Mentre l’Europa litiga e si divide tra Sud, Nord ed Est, l’estate e il ritorno del bel clima torna a far riaccendere l’allarme sui migranti.
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Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 giugno, sei operazioni diverse hanno salvato 629 persone e ora sono a bordo della nave Aquarius di Medici senza Frontiere.
Migranti, 629 persone salvate da Medici senza Frontiere
A riportare la notizia è stata la stessa Ong: “Il soccorso di 2 gommoni è diventato critico quando uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone“.
Il soccorso di 2 gommoni è diventato critico quando uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua.
Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone.— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 10 giugno 2018
Sull’Aquarius sono poi salite altre 400 persone: “La nave #Aquarius ha accolto a bordo anche 400 persone, soccorse precedentemente dalla Marina Militare italiana, dalla Guardia Costiera italiana e da navi mercantili“.
La nave #Aquarius ha accolto a bordo anche 400 persone, soccorse precedentemente dalla Marina Militare italiana, dalla Guardia Costiera italiana e da navi mercantili.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 10 giugno 2018
Migranti, bambini e donne incinte tra persone salvate
Tra le 629 persone presenti sull’imbarcazione di Medici senza Frontiere, diretta in Italia, ci sono 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Nel frattempo, la guardia costiera libica ha bloccato al largo delle sue coste altre 150 persone, di origine africana e libica.
Dopo le stragi poco lontane da Tunisia e Turchia, il capitolo dei migranti non cenna a fermarsi e, nonostante gli strali del ministro degli Interni su promesse di rimpatri rapidi, la questione come preventivabile è molto più complessa.
Il primo ministro Giuseppe Conte al G7 di Charlevoix ha parzialmente smussato le posizioni di Matteo Salvini: “Questo governo non ce l’ha con le Ong. Non sono loro il problema. Per adesso la gestione dei flussi migratori con l’approccio articolato sta funzionando ma non può essere questa la soluzione“.
(Foto credits: Ansa)