“Nonni amici”: il discutibile progetto del Comune di Milano al tempo del Covid-19

Non si placano le polemiche per un progetto del Comune di Milano, che vede anziani accompagnare alunni a scuola al tempo del Covid-19

05/10/2020 di Daniele Tempera

L’intento è sicuramente lodevole: avvicinare gli anziani alle giovani generazioni, sgravando di incombenze materiali i lavoratori. Peccato però che, il progetto “Nonni Amici”, che il Comune di Milano annuncia “in ripartenza” in coincidenza con la riapertura delle scuole, non tenga conto dell’emergenza Covid-19 e della seconda ondata  di contagi che mette a rischio proprio i più anziani.

Parliamo di 325 volontari, di cui 122 donne, prevalentemente over-65, che accompagneranno tutti i giorni  l’ingresso e l’uscita di bambini e bambine di Scuole dell’Infanzia e Primarie. Dal Comune fanno sapere che sono coinvolte circa 85 scuole. L’attività, ricordano dal Comune, svolta in collaborazione con gli assessorati all’Educazione e alla Sicurezza, ha preso il via la prima volta nel 1999 in via sperimentale su 30 scuole con il supporto di 120 nonni. Da quella data in poi è stata rinnovata di anno in anno,  grazie alle relazioni nate con le Direzioni scolastiche, diventando un momento di scambio di integrazione tra generazioni.

Colpisce però che nel sito non vengano riportati i possibili rischi a cui gli anziani potrebbero andare incontro, in un momento delicato per la salute mondiale, né sono elencate misure di protezione a cui gli anziani dovrebbero sottoporsi. Una contraddizione che è stata notata da molti.

Tra ironia e indignazione, non sono pochi quelli che ricordano che è la terza età a essere più a rischio per il Covid-19, mentre i dubbi sull’apertura delle scuole e l’aumento dei contagi permangono, proprio mentre il Paese potrebbe a breve far fronte a nuove chiusure e nuove limitazioni della libertà personale. Da Palazzo Marino si limitano a rispondere  che la foto postata su Twitter (in cui figurano anziani senza mascherina) è basata su foto d’archivio, ma non entrano nel merito dei dubbi legittimi che molti utenti esprimono sull’iniziativa. Quel che è certo è che un’iniziativa di carattere sociale sta rischiando di trasformarsi in un boomerang, anche mediatico, per l’intera Amministrazione Sala.

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