Rai, Salvini fa arrabbiare il M5S: «Le nomine non le fa lui, basta fare i fenomeni»

Un botta e risposta a distanza. È quello maturato nelle ultime ore sulla Rai tra alleati di governo. Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle. Stamattina il quotidiano Il Messaggero (articolo di Mario Ajello) ha riportato alcune dichiarazioni del leader della Lega sulle nomine. «Noi non siamo gli epuratori. Anzi per me in Rai qualcuno di quelli nominati da Renzi dovrà restare», ha detto il vicepremier a Bolzano indicando la sua strategia per l’azienda televisiva di Stato.

Rai, Salvini: «Non siamo epuratori, bisogna valorizzare»

L’obiettivo indicato dal ministro per la Rai è quello di «valorizzare le risorse interne e non di lottizzare». «Va cambiato e rinfrescato – dice Salvini – il racconto del Paese, senza strappi, senza faziosità». E ancora: «Occorre valorizzare non sempre gli stessi, ma anche altri, e valorizzare non significa chiedere obbedienza politica ma augurarsi un po’ di equilibrio dal servizio pubblico. Lo pagano tutti e tutti hanno diritto di avere una televisione che non faccia gli interessi di alcuni contro altri».

 

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Fonti M5S: «Le nomine non le fa lui»

La reazione non è tardata ad arrivare. Ed è stata pittusto netta. Fonti del M5S commentando le parole di Salvini hanno fatto sapere: «La Rai deve restare libera dalle pressioni politiche. Questo è l’unico modo per rilanciarla realmente. Fabrizio Salini e Marcello Foa sono garanzia di imparzialità e competenza. Le nomine non le fa Salvini. Basta fare i fenomeni».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: Daniele Mosna / Ansa)

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