Nicola Zingaretti: «PD e M5S diventati amici? Direi ex avversari»
16/09/2019 di Gaia Mellone
Ospite alla festa dell’Unità a Torino, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti riflette sulle nuove sfide per il governo, tra sguardi al futuro e memoria del passato interno al Partito. E sulla neonata alleanza con il Movimento 5 Stelle spiega: «Si cambia idea se c’è un buon motivo per farlo».
Nicola Zingaretti: «PD e M5S diventati amici? Direi ex avversari»
«Non siamo diventati amici, siamo ex avversari» dice Nicola Zingaretti in merito ai partner di governo a 5 stelle. Del resto, una congruenza tra le due forze politiche non sarebbe possibile, ma «se vogliamo fare un passo avanti bisogna superare il modello di contemplazione delle differenze» aggiunge Zingaretti. Nel rapporto Pd-M5S secondo il presidente della Regione Lazio bisogna guardare al futuro e non «riproporre lo schema del Governo di prima e ricommettere l’errore di contemplare le differenze fra noi e gli altri dentro l’azione di Governo. Troviamo punti su cui fare passi insieme per fare il bene dell’Italia». Perché, spiega ancora, «si cambia idea se c’è un buon motivo» e questi buoni motivi sono ad esempio riaccendere l’economia italiana e fermare «la politica dell’odio» che «stava distruggendo l’Italia».
«La nostra storia ci insegna che divisi perdiamo quasi sempre»
L’altro grande tema che preme sulle spalle di Nicola Zingaretti è il rischio di uno scisma per mano di Matteo Renzi. Si ingrossano sempre di più le voci e i timori di un piano dell’ex segretario del Pd, che ha già svolto un ruolo molto importante nella formazione del nuovo governo. E quando Zingaretti parla di unità, anche se non cita direttamente il fiorentino, il riferimento è chiaro. «La nostra storia ci ha insegnato che quando ci dividiamo quasi sempre perdiamo. Se stiamo parlando di un fatto drammatico come la scissione – ha dichiarato Zingaretti durante il suo intervento- non troviamo scuse come il fatto che dei militanti hanno cantato Bandiera Rossa a una festa del Pd. Non dobbiamo censurare o rimuovere la nostra storia, ma essere coscienti che è storia, vive nel passato, a cui dobbiamo guardare per vivere meglio il futuro. E la nostra storia ci dice che quando ci dividiamo quasi sempre perdiamo; quando siamo uniti, vinciamo».
(Credits immagine di copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)