Parla Mancino: «La legge va mantenuta, il razzismo esiste»
03/08/2018 di Redazione
«Una emergenza di tipo sociale, legata a forme di razzismo strisciante e ad una certa recrudescenza di idee suprematiste, esiste ancora, ed eventuali reati commessi con tali assurde motivazioni vanno sanzionati adeguatamente». Così l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino difende la sua legge. E rileva «con soddisfazione che il governo concorda sulla necessità di mantenere in vigore gli strumenti legislativi che contrastano la propaganda e l’incitazione alla violenza e qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica e religiosa», fra cui anche la sua legge.
Già, perché se Fratelli d’Italia e Lega sostengono la tesi del ministro Fontana. I malumori, specialmente tra 5 stelle, esistono. «Punire chi compie gesti e azioni che istigano alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali deve rimanere un principio del nostro ordinamento. Indiscutibile e da preservare, anzi da ampliare a tutte le categorie più deboli. #LeggeMancino», scrive su Twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.
Punire chi compie gesti e azioni che istigano alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali deve rimanere un principio del nostro ordinamento. Indiscutibile e da preservare, anzi da ampliare a tutte le categorie più deboli.#LeggeMancino
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 3 agosto 2018
A frenare il collega ci pensa anche Spadafora, sottosegretario M5s alle Pari oppotunità. Secondo Spadafora l’abolizione della Legge Mancino non è prevista dal contratto e poiché c’è parte della maggioranza che sarebbe non solo contraria all’abolizione ma ambirebbe a «renderla ancora più incisiva, estendendola anche ad altri temi, come l’omofobia, consiglierei di non strumentalizzare temi così sensibili e delicati, provocando inutilmente dibattiti divisivi».
(foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)