Nichi Vendola su Simone di Torre Maura: «Non basta il bambino delle favole per dire che il re è nudo»
07/04/2019 di Gianmichele Laino
Il monito di Nichi Vendola è quello di non accontentarsi della bella immagine di un ragazzino che, da solo, sfida i pregiudizi razzisti e dell’estrema destra in una periferia romana. Per la sua rubrica domenicale sul sito michelesantoro.it, infatti, l’ex segretario di Sinistra Ecologia e Libertà lancia il suo messaggio alla sinistra, in una fase cruciale della sua esistenza. Si stanno perdendo i valori reali e i punti cruciali sui quali bisognerebbe insistere, cercando di rincorrere i sondaggi con la speranza – per le prossime elezioni europee – che il Partito Democratico finisca un mezzo punto più in alto del Movimento 5 Stelle.
Nichi Vendola parla di Simone di Torre Maura
«La sinistra per battere Salvini – dice Nichi Vendola – non deve attendere che arrivi Simone a Torre Maura, forte dei suoi quindici anni e delle sue parole luminose e implacabili contro i bulli di Casa Pound. Certo, finalmente un’immagine bella contro le maschere oscene dell’intolleranza che si è fatta Stato. Ma attenzione a pensare che basti l’educazione del civismo a battere la maleducazione sovranista. Non basta il bambino della fiaba che dice “il Re è nudo”: la forza della destra si fonda sulla evanescenza della proposta di alternativa».
La ricerca della proposta alternativa a Salvini secondo Nichi Vendola
Nichi Vendola, nel suo intervento settimanale sul sito di Michele Santoro, si chiede quale possa essere – allo stato attuale delle cose – una proposta che superi quella di Matteo Salvini, visto e inquadrato correttamente come «egemonia culturale» nell’Italia di oggi. Il centrosinistra, secondo Nichi Vendola, non è soltanto un valore fondativo, ma un programma politico che offra una concreta alternativa alla narrazione di Matteo Salvini:« scelte forti contro la precarietà e la povertà, contro il processo malsano di svalorizzazione del lavoro, contro la deregulation selvaggia del mercato del lavoro, contro l’umiliazione del lavoro intellettuale, contro la privatizzazione dei beni comuni».
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI