Figlio di Bettarini e Simona Ventura: «Ultrà dell’Inter hanno fatto picchiare i miei aggressori in carcere»

07/09/2018 di Redazione

Una dichiarazione shock, quella fatta da Niccolò Bettarini, il figlio dell’ex calciatore Stefano e della conduttrice televisiva Simona Ventura. Il ragazzo è stato accoltellato da almeno 4 persone nella notte compresa tra il 1° e il 2 luglio davanti alla discoteca Old Fashion di Milano. I suoi aggressori sono stati arrestati e, per alcuni di loro, tra le accuse c’è anche quella di tentato omicidio.

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Niccolò Bettarini e l’intercettazione sugli ultrà dell’Inter

Tuttavia, pare che la storia non si sia fermata qui e che, a quanto pare, qualcuno abbia provato a farsi giustizia da sé (anche piuttosto sommaria), passando in un secondo momento ad ascoltare il parere di Stefano e a rivelargli ciò che era accaduto. Il giovane Bettarini, infatti, avrebbe ricevuto – stando ad alcune intercettazioni agli atti del procedimento a carico delle quattro persone fermate – una visita di alcuni capi ultrà dell’Inter.

In quella circostanza, i tifosi avrebbero rivelato a Niccolò Bettarini di aver dato mandato ad alcune persone di loro fiducia di pestare violentemente i suoi aggressori in carcere. «Li abbiamo fatti picchiare a San Vittore – avrebbero detto gli ultrà dell’Inter -, li abbiamo fatti gonfiare come prugne».

Il materiale dell’intercettazione di Niccolò Bettarini al vaglio del pm

Stefano Bettarini avrebbe parlato al telefono di questa cosa con un amico. Gli elementi sono stati acquisiti dal pubblico ministero Elio Ramondini, che sta indagando sulla storia del pestaggio. L’intercettazione sarebbe stata registrata il 7 luglio scorso, a pochi giorni di distanza dall’episodio. Nella fase di ricovero ospedaliero seguita al pestaggio, il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura aveva ricevuto attestati di solidarietà da tantissime persone e aveva incassato tanti auguri di pronta guarigione sui social network.

Caso Niccolò Bettarini, i legali della Curva dell’Inter smentiscono tutto

È arrivata la smentita di Mirko Perlino, il legale del direttivo della Curva Nord dell’Inter, che nega il pestaggio: «I coinvolti in questa vicenda smentiscono assolutamente di conoscere Niccolò Bettarini e, soprattutto, di aver fatto picchiare i suoi aggressori». L’avvocato difende anche uno dei fermati per il tentato omicidio del figlio di Simona Ventura, e ha spiegato che anche ieri è andato a trovare il suo assistito in carcere e che «né lui né gli altri tre fermati sono stati aggrediti in carcere».

E, a quanto pare, anche dalle indagini non è emerso alcun pestaggio in carcere. Le parole del giovane, quindi, non sono ritenute credibili dagli inquirenti. Così come la squadra del pubblico ministero Elio Ramondini non ritiene credibile la versione del ragazzo che avrebbe detto a un amico di aver rifilato «un cartone» agli aggressori.

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