«Il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini poteva morire»

05/07/2018 di Redazione

Non ha dubbi il gip di Milano Stefania Pepe che, nell’ordinanza di custodia cautelare per i quattro indagati per l’aggressione brutale a Niccolò Bettarini, figlio di Stefano e di Simona Ventura, davanti alla discoteca Old Fashion, ha scritto che soltanto l’intervento di un amico ha salvato il 19enne dalla morte.

LEGGI ANCHE > Accoltellato perché figlio di Bettarini: «Ti abbiamo riconosciuto, ora ti ammazziamo»

Niccolò Bettarini ha rischiato di morire all’Old Fashion

I quattro, due italiani e due albanesi, devono quindi restare in carcere perché «avrebbero comunque potuto produrre conseguenze mortali» per Niccolò Bettarini, soprattutto per quanto riguarda la «loro superiorità numerica e la violenza della loro azione», alla base della quale c’era la prefigurazione di quello che sarebbe potuto succedere.

Secondo il pubblico ministero Elio Ramondini, l’aggressione dei quattro all’uscita della discoteca – anche se la difesa sta negando questa circostanza – sarebbe avvenuta proprio perché i ragazzi che hanno colpito Niccolò lo hanno riconosciuto come «figlio di Bettarini». Una circostanza che potrebbe costituire un ulteriore elemento determinante per l’accusa di tentato omicidio.

Niccolò Bettarini è stato salvato da un suo amico

A evitare il peggio, dunque, sarebbe stato l’amico di Niccolò che ha parlato con gli inquirenti dei minuti convulsi intorno alle 5 del mattino di domenica 1° luglio. Quest’ultimo, infatti, ha raccontato di aver visto circa una decina di persone che circondavano il diciannovenne figlio di Stefano Bettarini e di Simona Ventura e che gli davano calci e pugni. «Era totalmente in balia degli aggressori e non riusciva a difendersi» – ha affermato l’amico di Niccolò che, a quel punto, è intervenuto.

Al momento dell’arrivo dell’amico di Niccolò nel mezzo della rissa, veniva sferrato l’ultimo colpo (un pugno all’addome) nei confronti del ragazzo. Dopodiché, il gruppetto che si era creato intorno a Niccolò ha allentato la sua morsa e ha smesso di infierire. Pertanto, secondo il giudice, il soccorso dell’amico del diciannovenne ha impedito il precipitare della situazione.

FOTO: ANSA/ FLAVIO LO SCALZO

Share this article