Twitter lancia il nuovo servizio di newsletter per 12 ore e poi torna indietro

La newsletter Twitter è stata disponibile per dodici ore salvo poi scomparire e rimanere in fase di prova per chi era riuscito ad accedere

02/02/2021 di Ilaria Roncone

Dodici ore circa. Questo il lasso di tempo durante il quale Twitter ha reso disponibile per gli utenti l’attivazione del servizio sulla piattaforma, salvo poi tornare in fase di sperimentazione coinvolgendo solo alcune persone (maggiormente tra Stati Uniti e India). La newsletter Twitter è tornata quindi in fase di beta test privato e solo coloro che sono riusciti ad attivare il servizio in quelle dodici ore parteciperanno all’esperimento. Tutti coloro che non hanno fatto in tempo, invece, dovranno aspettare per provare il nuovo servizio offerto dal social di Jack Dorsey.

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Newsletter Twitter dopo l’acquisizione di Revue

Già verso la fine di gennaio Twitter aveva annunciato l’acquisizione di Revue, servizio servizio di newslettering, con lo scopo di ampliare le funzionalità interne al social. In particolare, Twitter ha affermato di aver reso le funzionalità interne alla piattaforma gratuite per tutti e di aver abbassato le commissioni per le newsletter a pagamento. Già molti utenti avevano notato, negli scorsi giorni, la comparsa di un tasto apposito per essere rimandati direttamente sul dito di Revue. L’icona compariva facendo tap sui tre puntini nel menù di Twitter e accedendo a un menù apposito.

Perché Twitter è tornato indietro?

Le ragioni per cui Twitter abbia deciso di tornare alla fase di sperimentazione a poche ore dal lancio ufficiale della newsletter non sono state rese note dalla piattaforma. Il social non ha fatto sapere nulla, riferendo solo a TechCrunch di aver bloccato le nuove iscrizioni su Revue per permettere di migliorare l’offerta. Alcuni giornalisti in Usa e in India hanno comunque confermato che – come segnala Wired -, nelle dodici ore in cui è stato possibile farlo, sono riusciti ad attivare le loro newsletter studiando anche le caratteristiche del servizio. In particolare hanno evidenziato come fosse possibile incorporare tweet, importare elenchi di email e analizzare coinvolgimento e introiti degli abbonati al servizio.

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