Il New York Times e il governo M5S-Lega «terribile», «schifoso»
04/06/2018 di Redazione
Il nuovo governo italiano? «Terribile». «Schifoso». Ma «alla fine potrebbe essere buono per l’Europa». Non è il parere di un oppositore di Movimento 5 Stelle e Lega e dell’esecutivo guidato dal professore Giuseppe Conte, ma il parere espresso in un articolo del New York Times dedicato alle vicende politiche italiane. L’autore è l’opinionista Roger Cohen. Il titolo «Applauso al terribile governo italiano».
Il New York Times e il governo Conte «terribile», «schifoso»
Sul prestigioso giornale americano si spiega che i due partiti al governo, Lega e M5s, «mettono insieme bigottismo e incompetenza a un livello inusitato». «Sono un branco di miserabili sollevati dalla marea antiliberale globale», si legge. Per farla breve, è la riflessione dell’autore dell’articolo, «non vedo niente nella Lega o nel Movimento 5 stelle diffuso via Internet che non mi disgusti». Eppure, i due capi politici, Matteo Salvini e Luigi Di Maio («leader del Movimento 5 Stelle, che diventerà ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico non avendo mai svolto un lavoro che valga tale nome») «hanno ragione». «Sono sulla pista giusta e per questo hanno vinto, proprio come Trump ha vinto perché ha intuito una rabbia che stava filtrando e che troppi liberali avevano ignorato». «Hanno ragione che quasi tre decenni di globalizzazione dalla fine della Guerra Fredda hanno lasciato troppe persone in troppe democrazie occidentali, affamate di speranza o addirittura di una voce, e hanno dato loro l’impressione che il sistema fosse manipolato dalle élite di Bruxelles o altri centri».
Cohen spiega che è meglio vedere fallire M5S e Lega al potere, vederli a governare il caos, piuttosto che vederli inveire dall’esterno. «È meglio che perdano il loro sostegno e non che lo ottengano attraverso spacconerie». L’autore dice poi di considerare una «manovra intelligente» la decisione di non affidare il ministero dell’Economia a Paolo Savona: questo «non solo ha salvato la coalizione, ma ha anche rafforzato la democrazia».
(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)