Dichiararsi ‘clinicamente guariti‘ non vuol dire che non si è contagiosi

I protocolli sanitari parlano di due tamponi dopo l'infezione, ma la prassi comunicativi di alcuni volti noti anticipa la Medicina

16/09/2020 di Enzo Boldi

C’è una prassi medica (indicata dal protocollo sanitario) e una comunicativa. Due binari che viaggiano parallelamente e che non si possono mai incontrare. Il caso Berlusconi – ma il leader di Forza Italia non è l’unico – ha messo in evidenza quella che sembra esser diventata una vera e propria moda: dichiararsi guariti senza attendere la reale negativizzazione. Secondo le regole attuali, infatti, per poter ufficializzare il completo superamento del Covid occorre attendere il risultato di un secondo tampone (che deve essere effettuato a distanza dal primo).

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Eppure, nonostante questo, assistiamo a ‘proclamazioni’ pubbliche parlando di guarigione. Ma non è così. Un paziente clinicamente guarito, infatti, può risultare ancora contagioso. Il pericolo si supera solamente dopo la prassi protocollare dei due tamponi consecutivi con esito negativo.

Negativizzazione e guarigione clinica, due binari paralleli

La differenza viene spiegata bene dalla Fondazione Veronesi sul proprio sito ufficiale, citando le parole di Franco Locatelli (presidente del Consiglio Superiore di Sanità): «Un paziente può essere dichiarato guarito clinicamente da Covid-19 quando risultano svaniti i sintomi associati all’infezione da Sars-CoV-2 documentata dall’esame del tampone». Ma questo non vuol dire che non si è più contagiosi. In un altro passaggio, infatti, si spiega: «Il paziente guarito (completamente, ndr) è colui che ha superato i sintomi da Covid-19 e che risulta negativo a due test consecutivi per la ricerca di Sars-CoV-2».

La comunicazione e la realtà

Insomma, c’è una netta differenza tra quel che viene comunicato – vedi il caso Berlusconi – e quel che accade. Lo stesso leader di Forza Italia (così come accaduto con Briatore e molti altri), è stato dichiarato guarito clinicamente e per questo dimesso dal San Raffaele. Ma ora dovrà rispettare l’isolamento a casa. Una differenza sostanziale tra la guarigione clinica e quella completa.

 

(foto di copertina: da pagina Facebook di Silvio Berlusconi)

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