La ‘ndrangheta a Malpensa: 35 arresti

04/07/2019 di Redazione

L’attesa del volo nell’aeroporto di Malpensa spesso è condita da un giro nelle varie attività commerciali presenti nello scalo. La possibilità di essere entrati in un esercizio con connessioni con la ‘ndrangheta sono molto elevate. Per questo motivo, oggi, è scattata un’operazione che ha portato a 34 arresti in tutta Italia per far fronte al giro di criminalità organizzata che c’era dietro ad alcune attività commerciali dello scalo milanese.

In modo particolare, a finire nel mirino, sono stati alcuni parcheggi nei pressi dell’aeroporto che sono stati sequestrati nella mattinata del 4 luglio. È stato un imprenditore nel settore, che ha registrato le conversazioni telefoniche con chi gli proponeva affari illeciti, a collaborare con la giustizia per far partire le indagini. Proprio da questo suo gesto, infatti, le forze dell’ordine hanno acquisito i materiali per far scattare le operazioni: «Qualunque cosa viene fatta lì (contraria alla logica della criminalità organizzata, ndr) – veniva detto all’imprenditore -, sono io che vado lì e scasso tutto».

Malpensa, le mani della ‘ndrangheta sugli esercizi commerciali

Le misure restrittive sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e sono state condotte dai carabinieri del comando provinciale del capoluogo lombardo, che dalle prime ore di giovedì 4 luglio stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 persone (32 italiani, un marocchino e una romena) in varie province italiane. Al centro dell’inchiesta ci sono le dinamiche della locale di ‘ndrangheta di Legnano (Milano)-Lonate Pozzolo (Varese). E non sono esclusi anche legami con la politica locale: nel mirino, infatti, ci sarebbe un pacchetto di 300 voti di provenienza sospetta a Locale Pozzolo e Ferno.

Il commento di Nicola Morra sulla ‘ndrangheta a Malpensa

Immediato il commento del pentastellato Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia: «La ndrangheta a Malpensa! Pensa tu! E pensare che c’era chi, soprattutto nel prospero Nord, in Lombardia, a Milano, sosteneva che la Mafia fosse un problema del solo Sud, dei terroni cosiddetti». Un tweet polemico, che di fatto ha ufficializzato l’operazione che si sta svolgendo proprio in queste ore. 

FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI

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