Reddito di cittadinanza, il paradosso dei navigator: saranno precari
10/01/2019 di Redazione
Chi custodirà il custode? Il navigator, la figura professionale che sostituirà i tutor nei centri dell’impiego per aiutare gli aventi diritto al reddito di cittadinanza a trovare lavoro, sarà un precario. Questo quadro si evince dalla bozza del decreto legge che presenterà reddito di cittadinanza e quota 100 alle Camere. A parlarne è il quotidiano La Repubblica.
Navigator saranno precari
Ma come si fa a stabilire, a partire dai dati di cui siamo in possesso, che il navigator sarà un precario? Semplicemente dal fatto che queste figure professionali specifiche saranno assunte da Anpal Servizi – un ente statale che si occupa di collocamento – e che il fondo stanziato per il loro inserimento è pari a 250 milioni di euro per il biennio 2019-2020. Stando a queste cifre, insomma, si può verificare che gli assunti saranno al massimo 4500-4600 in tutta Italia (e andranno a potenziare il personale dei centri per l’impiego) e che potranno avere al massimo un contratto di due anni.
Perché i navigator di Di Maio saranno precari
L’orizzonte, dunque, è molto breve. Chi vorrà ricoprire questo ruolo, dovrà mandare un curriculum e, verosimilmente, superare un colloquio orale. Anpal Servizi ha una situazione occupazionale attuale tale da impedire all’ente di assumere altre persone in pianta stabile: al momento, l’organico è formato da 100 persone a termine, 530 co.co.co e 400 persone assunte a tempo indeterminato, secondo i dati riportati da Repubblica.
Anpal potrebbe garantire una procedura di assunzione più rapida, ma ha questo limite. Lo stipendio, al momento, potrebbe essere variabile e legato a eventuali agevolazioni. Ma l’orizzonte, per chi dovrebbe cercare il posto fisso ad altri, sembra molto limitato. Paradossi del reddito di cittadinanza.