Napoli, donna in preda alle doglie fatta scendere dall’autobus: «Non aveva il biglietto»

Ci sono momenti in cui, nonostante le migliori intenzioni, non c’è tempo per fare il biglietto per salire su un autobus: essere in preda alle doglie, secondo una 28enne di Napoli, era un motivo valido. La giovane donna era salita senza biglietto per poter raggiungere l’ospedale, ma il controllore l’ha sanzionata e fatta scendere.

Napoli, donna in preda alle doglie fatta scendere dall’autobus: «Non aveva il biglietto»

A raccogliere la testimonianza di Federica è Repubblica Napoli, che ricostruisce quanto accaduto. La giovane donna incinta aveva avuto un malore improvviso mentre passeggiava da sola in viale Colli Aminei. Spaventata era salita sul primo autobus utile per raggiungere l’ospedale, senza fare il biglietto. Quando il controllore glielo ha richiesto, la ragazza ormai in preda alle doglie ha spiegato la circostanza, ma costui non ha voluto sentire ragioni. «Invece di accompagnarmi all’ingresso del pronto soccorso – racconta Federica parlando del verbalizzante – mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l’infrazione in ogni caso». Fatto sta che fortunatamente la donna è riuscita ad arrivare pronto soccorso del Cardarelli, dove ha partorito una bambina il giorno stesso.

All’ammissione al pronto soccorso, alla donna era stato rilasciato un verbale con orario 11:48, che Federica ha allegato insieme alla multa fattale alle 11,20. La struttura dell’Anm però ha risposto che «le circostanze addotte (il parto imminente) a giustifica non possono essere motivo di annullamento». E la multa ora rischia di aumentare dai 71,10 euro ai 141,10.

Giorgia Meloni: «E De Magistris che dice?»

La notizia è diventata virale, venendo condannata sui social network anche da Giorgia Meloni che dopo aver condannato  l’azienda «di trasporto pubblica di proprietà del comune di Napoli dove ogni giorno circolano migliaia di clandestini e nomadi che non hanno mai pagato un biglietto in vita loro» e che «dove si stima che il 60% dei passeggeri viaggia senza biglietto» ha accusato il controllare di diventare «intransigente oltre ogni buon senso se si tratta di una partoriente» chiamando anche in causa anche il sindaco De Magistris: «Non ha proprio nulla da dire?».

Le scuse di Anm: «È stato un evidente eccesso di zelo»

Dopo l’ondata di polemiche sono quindi arrivare le scuse pubbliche della Anm, Azienda napoletana mobilità. «I controllori dell’Anm elevano quasi 3000 verbali di contravvenzione al mese, svolgendo un’attivita’ complicata, che l’azienda sta intensificando, per migliorare il servizio ai cittadini» ha dichiarato Nicola Pascale, amministratore Unico di Anm, aggiungendo che gli errori «possono capitare» e che in questo specifico «si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata». Pascale rassicura che sarà sua personale cura «riprendere e riesaminare la pratica del suo ricorso» trattata «in modo troppo burocratico».

(credits immagine di copertina:  ANSA / CIRO FUSCO)

 

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