Napoli, un clan della camorra lanciò bombe a mano in cortile (ferendo due minori)

01/02/2018 di Redazione

L’operazione dei Carabinieri di oggi che ha portato all’arresto di 8 persone tra presunti esponenti dei clan a Napoli, oltre a ritenere di aver individuato autori e mandanti di due omicidi, ha fatto luce anche su due inquietanti episodi: il lancio di alcune bombe a mano da parte degli esponenti della cosca ‘Abete Abbinante Notturno’ avvenuto il 15 dicembre 2012.

Napoli, clan della camorra lanciò bombe a mano in un cortile (ferendo due minorenni)

La prima bomba fu lanciata in un cortile delle cosiddette ‘case celesti’, un insediamento popolare al confine con il quartiere di Secondigliano, e non esplose per un malfunzionamento. La seconda bomba a mano venne lanciata poco dopo nel cortile del Lotto G, un insediamento di edilizia popolare all’epoca sotto il controllo della ‘Vanella Grassi’, e il suo scoppio provocò il ferimento di due minorenni e il danneggiamento di 9 auto. Con tali atti la cosca camorristica degli ‘Abete Abbinante Notturno’ secondo i Carabinieri voleva mostrare in maniera plateale agli avversari la propria forza e superiorità militare. Ma il lancio della bomba in pieno pomeriggio aveva sfiorato la strage e ciò, stando a quanto sostengono gli investigatori, fece calare gli appoggi tra la gente di Scampia decretando la sconfitta del clan dal punto di vista militare. Gli otto indagati dovranno rispondere a vario titolo di una serie di reati aggravati da finalità mafiose che vanno da omicidi a lesioni personali aggravate, e alla detenzione e porto illegale di armi e munizioni e bombe a mano.

(Foto generica con auto e militare dell’Arma che impugna mitraglietta. Fonte: archivio Ansa)

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