Le piattaforme che danno una svolta al turismo digitale, l’app MyCicero | VIAGGIARE INFORMATICI
Chiara Carolei ci ha spiegato una sua declinazione particolare: la funzione per cercare parcheggio
22/03/2022 di Redazione
A volte, in un viaggio o in una visita a un luogo d’interesse, la parte più complicata può essere quella della sosta. Il parcheggio ci fa perdere tempo: alcuni sondaggi quantificano in un minuto il tempo medio per trovare un posto per le nostre automobili ogni quattro minuti trascorsi al volante. Il rapporto si fa pesante se abbiamo a disposizione, magari, un tempo piuttosto limitato per fare una visita a un luogo d’arte, a un preciso quartiere di una città, a un’area di interesse naturalistico. In tempi in cui il caro carburante si fa sentire e pesa moltissimo all’interno dell’economia domestica, in ogni caso, è opportuno fare di tutto per ottimizzare anche i risparmi. Ecco perché, insieme a Chiara Carolei – giornalista e blogger di Con un viaggio nella testa, un seguito di 14mila followers su Instagram – abbiamo provato a capire in che modo la tecnologia può venirci in soccorso. Intervistata da Andrea Petroni per questa nuova puntata di Viaggiare Informatici, siamo andati alla scoperta della funzionalità parcheggio della nota app di mobilità MyCicero.
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MyCicero e la funzione parcheggio, le parole di Chiara Carolei
«Anche se Milano viene definita la città che non dorme mai, ogni tanto qualche sosta la facciamo. Purché si trovi parcheggio». Chiara Carolei usa l’ironia per introdurre il tema. Non è un caso che il capoluogo lombardo sia uno degli snodi più critici per ricercare un posto auto. Il famoso rapporto citato a inizio articolo (ogni quattro minuti di auto, uno è per il parcheggio) sale addirittura a un minuto di parcheggio ogni tre minuti d’auto per alcune aree in particolare, come quella dell’Arco della Pace o del Castello Sforzesco.
«Io utilizzo con piacere l’app MyCicero sia a Milano, sia in altre città italiane – ci spiega Chiara Carolei -. Sicuramente ci dà la possibilità di pagare i parcheggi sulle strisce blu, di individuare i tragitti più convenienti con i mezzi pubblici e di organizzare esperienze turistiche in diverse città». Un altro aspetto da tenere in considerazione, sicuramente, è quello di poter pagare il servizio facilmente, con un solo clic: «È veramente facilissimo: sono collegate le principali carte di credito e di debito». Nessuna scusa, insomma, per non pagare più le strisce blu.