Con i giusti mezzi social è possibile «ricreare interi nuclei familiari attorno a un anziano solo»

Abbiamo intervistato la responsabile della casa di riposo Villa Romani per capire, a livello pratico, la valenza di mySOLI per le strutture per anziani

18/12/2020 di Ilaria Roncone

Abbiamo contattato Valeria Romani, responsabile dalla casa di riposo Villa Romani – a Rocca di Papa – per capire meglio le esperienze relative al funzionamento di mySOLI, app creata per gli anziani nelle RSA e nelle case di riposo. Questo è uno di quei casi virtuosi in cui l’assistenza agli anziani e la tecnologia si uniscono creando la ricetta perfetta che «non solo permette agli anziani di rimanere in contatto con i parenti ma anche alle famiglie di avere notizie quotidiane e puntuali sui loro cari senza che la struttura o il personale debbano ricorrere a mezzi personali».

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Le tecnologia buona, quella che avvicina chi è lontano al di là del Covid

Parlando con Ugo Esposito, CEO della società di software che ha sviluppato mySOLI, è emerso che «l’app viene utilizzata molto dagli ospiti di Villa Romani e dalla loro cerchia». Nel caso specifico della casa di riposo a Rocca di Papa, in provincia di Roma, «molti degli anziani ospiti hanno recuperato i rapporti anche con nipoti all’estero che solitamente facevano fatica a sentire, interi nuclei familiari si sono ricreato di fatto attorno a una persona che utilizzava mySOLI». L’applicazione è nata nel Lazio ma è già stata richiesta ed «è in test in altre dieci strutture in tutta Italia tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Campania». Visto il periodo che stiamo vivendo, inoltre, per l’applicazione è previsto un «periodo di prova gratuito di sei mesi».

La «scolta per Villa Romani» grazie a mySOLI

Nel caso specifico di Villa Romani i feedback sull’app sono buoni sia da parte degli anziani che dei familiari; questi ultimi «danno anche consigli per migliorarne le funzionalità». Valeria Romani ci ha spiegato come mySOLI ha rivoluzionato la loro vita in struttura per quanto riguarda il contatto tra pazienti, famiglie e operatori sanitari: «mySOLI è stata una svolta, accolta con il massimo interesse dai parenti perché facilita moltissimo la comunicazione, che risulta rapida come tramite Whatsapp ma senza utilizzare mezzi personali o della struttura». Prima di mySOLI, ci ha spiegato, «utilizzavamo mail e telefonate, il contatto era meno diretto e mai efficace come lo è ora». Con l’arrivo del Covid, come sappiamo bene, «i parenti non possono entrare nella struttura ma con l’app possono avere la diaria quotidiana che li aggiorna sulle condizioni dei loro cari, foto, video, audio».

Quella «piccola televisione che mi fa vedere mia figlia»

Oltre all’applicazione kapusons, la società che ha creato mySOLI, fornisce anche i device. Si tratta di «tablet dedicati completamente imbottiti, molto sicuri per gli ospiti e fatti appositamente per loro. Sono facili da trasportare e somigliano a piccole valigette. Una nostra paziente ha cominciato a chiamare il tablet che le permette i contatti con l’esterno “una piccola televisione che mi fa vedere mia figlia”». Gli anziani hanno svariati momento in cui utilizzano l’app o vengono aiutati a farlo: «la mattina per vedere le foto e i video, dopo pranzo – alle 14 – viene aggiornata la diaria per i parenti e comunque i messaggi e lo scambio di materiale va avanti tutto il giorno». In un momento in cui vedersi non è possibile, anche in prossimità delle feste natalizie, diventa fondamentale avere a disposizione i giusti strumenti per mantenere i contati tra le persone separate, soprattutto quando si parla di anziani.

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