Mussolini su Liliana Segre: «Si trasforma da nonnina a strega di Biancaneve, pensi a pacificare e non a fomentare»

28/01/2020 di Redazione

L’intervista ad Alessandra Mussolini è di qualche giorno fa. Risale al 23 gennaio, quando al Morning Show della radio padovana Radio Cafè, l’ex eurodeputata è intervenuta in studio per parlare della querelle che stava attraversando la città di Verona, divisa tra i sostenitori di una via Giorgio Almirante e quelli dell’attribuzione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. La Mussolini è stata interpellata sul tema e, come al solito, ha espresso il suo punto di vista a dir poco originale sulla vicenda.

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Mussolini su Liliana Segre: «Da nonnina a strega di Biancaneve»

«Stiamo discutendo di cosa è odio e cosa non lo è – ha affermato -, proprio quello di cui dovrebbe occuparsi la commissione contro l’antisemitismo presieduta da Liliana Segre. Non provochiamo l’effetto contrario, altrimenti ci si trasforma da nonnina a strega di Biancaneve. La Segre pensi a pacificare e non a fomentare».

I conduttori della trasmissione, a questo punto, hanno ripreso il punto, chiedendo ad Alessandra Mussolini se la Segre abbia fomentato l’odio. In questa fase dell’intervista, la Mussolini ha parzialmente ritrattato sulla sua affermazione, ma poi ha continuato per la sua strada, affermando anche: «Fino a quando un presidente della Repubblica non dirà che piazzale Loreto è stato uno scempio, non ci sarà pacificazione».

Insomma, una visione piuttosto originale rispetto agli insulti e alle offese antisemite ricevute quotidianamente da Liliana Segre, anche se Alessandra Mussolini ha comunque riconosciuto che la senatrice a vita ha vissuto un’esperienza molto devastante, essendo stata prigioniera nel campo di concentramento di Auschwitz.

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