Amazon potrebbe aver evitato una multa in UE pari al 10% del suo fatturato

Avrebbe risolto i problemi sull'utilizzo dei dati dei rivenditori che erano stati contestati dai regolatori europei

26/11/2022 di Redazione

Nel perenne confronto che riguarda le grandi compagnie di Big tech e i regolatori europei, si apre uno spiraglio di tregua per quel che attiene ad Amazon. Il colosso dell’e-commerce, infatti, aveva due procedimenti aperti, su cui – tra gli altri – vigilava l’autorità garante della privacy a livello europeo, relativo al trattamento dei dati dei rivenditori sulla piattaforma. Se fossero state effettivamente confermate le violazioni riscontrate, Amazon avrebbe dovuto pagare una sanzione pari al 10% del suo fatturato. Tuttavia, stando ad alcune fonti consultate dall’agenzia internazionale Reuters, questa ipotesi sembra essere stata scongiurata.

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Multa ad Amazon evitata: riguardava il trattamento dati dei rivenditori

Nel mirino delle autorità europee c’era sempre la perenne dicotomia del ruolo di Amazon: fornitore “nativo” di prodotti per l’e-commerce e vetrina di altri venditori che sfruttano abitualmente anche altre piattaforme per proporre i propri articoli. Secondo l’UE la sua posizione dominante sarebbe stata utilizzata per ottenere dei vantaggi indebiti proprio a partire dall’utilizzo dei dati di questi rivenditori. Tuttavia, Amazon si è offerto di rinunciare all’utilizzo – a partire dal mese di luglio di quest’anno – dei dati personali di questi rivenditori, uscendo così dalla zona di conflitto sanzionabile. Sulla concorrenza, inoltre, Amazon si è offerto di garantire una box dedicata alle offerte speciali anche a rivenditori che si occupano di prodotti direttamente concorrenti di quelli messi a disposizione in maniera “nativa” dal colosso dell’e-commerce.

Amazon ha ribadito – attraverso un commento a Reuters – di essersi impegnata in modo costruttivo con la Commissione per rispondere alle loro preoccupazioni e, dunque, si mostra piuttosto ottimista nella risoluzione della controversia. Risoluzione che, stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe arrivare già alla fine di questo 2022. Il tutto fa pensare a una multa evitata.

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