Google ha capito che non è più conveniente avere un motore di ricerca di default su Android

Il colosso di Mountain View ha finalmente risolto una questione che aveva causato non pochi problemi legali in Europa

08/06/2021 di Redazione

Il bello e il cattivo tempo per Google. Ma non è una cosa che – a quanto pare – può avvenire correttamente in Europa. Il motore di ricerca, infatti, è spesso finito al centro di controversie legali (soltanto nella giornata di ieri, si è avuta notizia di una multa dell’autorità per la concorrenza francese in merito alla gestione del suo sistema pubblicitario), ma adesso sta iniziando anche ad adeguarsi ai problemi che – soprattutto negli stati dell’Unione Europea – gli vengono segnalati. Come il motore di ricerca su Android.

LEGGI ANCHE > Se Google si allea con Shopify, significa che contenderà ad Amazon il primato nell’e-commerce?

Motore di ricerca su Android, il cambio di passo di Google

Ovviamente, Android – il sistema operativo per device mobili che è stato sviluppato proprio a Mountain View – prevedeva come motore di ricerca di default Google. Eppure – questo è un luogo comune da cui è opportuno sempre fuggire – Google non coincide con i confini di internet. Ci sono diversi altri motori di ricerca (alcuni – per inciso – anche molto più rispettosi della privacy dell’utente e del tracciamento della sua navigazione) che, tuttavia, sui dispositivi Android venivano irrimediabilmente messi da parte. Tanto, nel dispositivo, era già installato Google, che senso aveva aggiungere altre app di motori di ricerca?

A causa di questa situazione, Mountain View era già stata costretta a pagare 4,24 miliardi di euro nel 2018, dopo l’osservazione dell’Unione Europea sul suo abuso di posizione dominante. Da quel momento in poi, la musica è cambiata: oggi Google annuncia ufficialmente di aver rinunciato a preimpostare il motore di ricerca all’interno dei dispositivi Android.

La nuova schermata di Google

Google ha sottolineato di aver introdotto «una schermata di scelta che chiede agli utenti di Android di scegliere un motore di ricerca predefinito», il tutto dalle colonne del proprio blog ufficiale, quello che è diventato sempre di più il bollettino aggiornato a proposito di tutte le notizie che riguardano l’OTT. L’obiettivo è quello di arricchire sempre di più questa schermata, consentendo a tutti i motori di ricerca con requisiti di usabilità ritenuti validi di poter accedere e avere le stesse possibilità di Google sui device Android.

Share this article
TAGS