Mosca contro gli Usa: «Basta con gli ispettori, è ipocrisia»

Mosca accusa Washington di «ipocrisia». Con un nuovo comunicato  degli esteri Russo si condanna «l’insistenza» statunitense nel mandare ispettori internazionali per verificare l’arsenale di armi chimiche che, fa sapere il Cremlino «è già stato smantellato».

Putin vs Usa, «Troppo insistenti, minano l’autorità OPAC»

Putin non è certo uno che “le manda a dire”, sopratutto se le accuse vertono sul tema delle armi chimiche. L’arsenale, fa sapere il Cremlino, è già stato smantellato «sotto lo stretto controllo internazionale e nel pieno rispetto della Convenzione sulle armi chimiche». Lo si legge in un comunicato del ministero degli Esteri Russo diffuso oggi. Sempre nel documento il Cremlino condanna la continua insistenza degli Stati Uniti, che «mina l’autorità dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, con la quale la Russia ha collaborato nella maniera più stretta possibile nell’ottemperare al suo programma nazionale di eliminazione delle armi chimiche».

Putin vs Usa, come doveva funzionare il disarmo dell’arsenale di armi chimiche

Al momento della firma dell’accordo, la Russia possedeva 40.000 tonnellate di agenti di armi chimiche. Inizialmente la data limite per il disarmo era stata fissata, sia per Russia che per Usa, al 2012, senza successo. Il Cremlino ha quindi deciso di completare il disarmo entro il 2020, e nel 2017 aveva annunciato di aver praticamente concluso l’operazione, con tre anni di anticipo. Nel renderlo noto aveva puntato il dito contro gli Stati Uniti. L’allora portavoce Dmitrij Peskov aveva dichiarato: «Stiamo adempiendo ai nostri obblighi ai sensi della Convenzione sulle armi chimiche per distruggere completamente il nostro arsenale di armi chimiche, e lo facciamo prima del previsto». Putin aveva poi rafforzato la posizione dichiarando in una trasmissione della televisione Russa che «sfortunatamente gli Stati Uniti non stanno rispettando la scadenza per lo smaltimento delle sue armi chimiche. Hanno spinto il data indietro tre volte, citando una mancanza di fondi. Questo, francamente, suona strano». 

LEGGI ANCHE> Trump e il voltafaccia alla Russia:«Non è colpa vostra. Anzi, sì»

Putin vs Usa, «Posizione ipocrita»

Sempre nel comunicato, il ministero degli esteri russo sottolinea una certa ipocrisia da parte del governo Americano. «Gli Stati Uniti – rileva Mosca – sono gli unici aderenti alla Convenzione sulle Armi Chimiche ad avere significative riserve di sostanze tossiche militari» ed ecco perché la loro continua richiesta di inviare ispettori in Russia «appare particolarmente ipocrita». Tale Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche è, insieme al Trattato di non proliferazione nucleare, al Comprehensive Test Ban Treaty ed alla Convenzione per il bando delle armi biologiche,  uno dei pilastri su cui poggia il sistema di disarmo e di non proliferazione delle armi di distruzione di massa.

 

Putin vs Usa, l’accusa dell’avvelenamento

Questo comunicato arriva a pochi giorni da un annuncio a sorpresa statunitense. Il dipartimento di Stato americano ha dichiarato di voler imporre nuove sanzioni contro Mosca con l’accusa di aver violato le regole internazionali sull’uso di armi chimiche. Il casus belli è sul tentativo di avvelenamento  dell’ex spia russa Serghej Skripal e della figlia Julija lo scorso marzo a Salisbury. Sarebbe stato utilizzato l’agente nervino Novichock, ma il Cremlino ha sempre negato ogni coinvolgimento. Queste nuove sanzioni, hanno minacciato gli Usa, verranno ulteriormente ampliate nel caso in cui la Russia non permetta ispezioni internazionali, per accertare e garantire che la Russia non possegga più armi chimiche. Cosa che, a quanto pare, a Putin non piace affatto.

LEGGI ANCHE> L’ex spia Russa Sergei Skripal ha lasciato l’ospedale

Putin vs Usa, come funzionano le ispezioni OPAC

Per garantire il rispetto della Convenzione sulle Armi Chimiche sono stati previsti due strumenti. Da una parte, ci sono le dichiarazioni redatte periodicamente dagli Stati aderenti all‘OPAC, all’interno del quale vengono incluse attività, civili e militari che secondo la Convenzione devono essere internazionalmente sorvegliate rientrando negli obblighi di notifica. Dall’altro ci sono le verifiche, ovvero visite ispettive di routine degli ispettori OPAC svolte con breve preavviso, con lo scopo di accertare che le dichiarazioni periodiche e le situazioni riscontrate coincidano.

Alcune volte su richiesta di uno Stato membro, l’OPAC può svolgere accertamenti per assicurarsi che non vengano commesse violazioni degli obblighi stabiliti dalla Convenzione: tra queste figura l’uso presunto di armi chimiche.

(Credit Image: © Mikko Suutarinen/MV Photos via ZUMA Press)

 

Share this article