Il cavallo Raol è stato abbattuto dopo l’incidente al Palio di Siena

Dal 1975 ad oggi sono morti 51 cavalli a causa del Palio di Siena. Lo denuncia l’Associazione Antivivisezione animali, intervenendo sulla morte di Raol, il cavallo abbattuto in seguito all’incidente del Palio Straordinario del 20 ottobre, indetto per celebrare il centenario della Prima guerra mondiale. Sull’incidente anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento Animalista: «Non ci sia nulla di nobile o di ‘culturale’ nel maltrattare animali per il divertimento umano solo perché questa è la tradizione. Per i cavalli il Palio di Siena è e resta un inferno».

Morto il cavallo Raol, abbattuto per le ferite alla zampa destra

A dare notizia della morte del cavallo è stata l’Enpa, che in un comunicato ha fatto sapere che dopo l’incidente durante il Palio l’animale è stato abbattuto. Lo ha confermato anche il Comune di Siena: «Il cavallo dato in sorte alla Contrada Imperiale della Giraffa è deceduto a seguito di un infortunio dopo essere stato prontamente soccorso, sedato e trasportato con una biga in una clinica veterinaria». Durante la corsa straordinaria, convocata per celebrare il centenario della fine della prima guerra mondiale, l’animale è caduto ferendosi gravemente alla zampa destra. Raol correva per la contrada Giraffa montato dal fantino Jonathan Bartoletti, già noto alla magistratura per il decesso di un altro cavallo in occasione del Palio di Asti. Nonostante a Raol siano state fornite immediatamente le cure presso la clinica veterinaria Il Ceppo, dove è stato trasportato dopo una sedazione, è stato inevitabilmente abbattuto.

La morte di Raol «non è né casuale né imprevedibile»

In un video rilanciato da Rinaldo Sidoli, Dirigente nazionale Animalisti Italiani onlus, si vede l’esatto momento in cui Raol è rimasto gravemente ferito. «Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali» scrive nel post su Facebook a cui allega il video «Questi spettacoli sono un insulto alla vita e uno schiaffo all’immagine del Bel Paese. […]  È davvero un’indecenza che si tolleri questa crudeltà».

A chiedere la chiusura della competizione una volta per tutte è anche Carla Rocchi, presidente Enpa: «Se già appariva assurdo pensare di ricordare la fine della Grande Guerra con un evento, il Palio di Siena, che ha un lungo passato di morti animali – ha dichiarato – il fatto che un cavallo sia deceduto proprio in occasione di tale ricorrenza rende la vicenda ancora più paradossale e inaccettabile». Dal 1975 ad oggi sono più di 50 i cavalli che sono morti per aver corso nella giostra equestre, una iniziativa che Rocchi sottolinea non aver «altra ragion d’essere se non quella di farsi strumento di marketing, anche politico». Il presidente ha poi ribadito che «la morte di Raol non né casuale né imprevedibile», concludendo che la magistratura «accerterà le responsabilità penali di questa ennesima morte».

Lav, sulla morte di Raol sia sentito anche Marcello Foa: «Renda pubblico l’accordo economico»

Se per le associazioni animaliste la competizione di origine medievale non ha più ragione di esistere, il Comune la difende. Il sindaco sindaco Luigi De Mossi, ha dichiarato che «il dispiacere è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta» ma sottolinea di non accettare «provocazioni da chiunque abbia solo l’interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli». Il dispiacere però, non basta. La LAV, Lega Anti Vivisezione, ha commentato che «non basta dispiacersi a parole o trincerarsi dietro un fantomatico amore per i cavalli che, nei fatti, sembra contraddetto dal bollettino di guerra di 51 cavalli morti a causa del Palio dal 1975 ad oggi». Oltre a far sapere che presenteranno una denuncia, Lav chiama in ballo anche la Rai, che da sempre trasmette la competizione sulle sue reti: «Chiediamo, inoltre, al neo Presidente della Rai Marcello Foa di rendere pubblico l’accordo, nella sua presumibile entità economica, per le due dirette televisive e per questo terzo Palio straordinario organizzato, in diretta su Raidue, per celebrare la fine della Grande Guerra» scrive nella nota, e conclude «evidentemente nel 2018 i cavalli sono ancora in guerra, fino alla morte».

(credits immagine: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

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