È morto Mario, il barista cantato da Ligabue in ‘Certe notti’

‘Qui si può restare soli, certe notti qui. Che chi s’accontenta gode, così così. Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai. Ci vediamo da Mario prima o poi‘. Una delle canzoni più famose di Luciano Ligabue, ‘Certe Notti‘, conteneva proprio questa strofa. E in molti, forse, non sanno chi era Mario.
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Si tratta di Mario Zanni, barista di San Martino in Rio (Reggio Emilia), paese vicino a Correggio. L’uomo è morto all’età di 80 anni. La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria Rossi, in via don Borghi a San Martino in Rio, da dove oggi pomeriggio alle ore 15 partirà il corteo funebre per il funerale che sarà celebrato nella chiesa parrocchiale del paese. Dopo il rito religioso il feretro sarà cremato.
Tutt’ora aperto con un’altra gestione, all’epoca, a metà anni Ottanta, il suo era il bar River di via Forche, piccolo locale di paese, dove Ligabue e la sua band, agli albori della carriera, si rifugiavano dopo la sala prove per rifocillarsi e passare la serata. In quel periodo il rocker di Correggio faceva il ragioniere in una ditta, mentre Mario dava «un colpo di straccio al banco del bar», per citare la canzone a lui dedicata. Il bar poi traslocò nel 2001 in via della Resistenza, dove Mario aveva continuato a dare una mano insieme alla moglie Cordiana alla figlia Elisa, al ‘Piccolo Bar’.
La figura di Mario la troviamo anche nel primo film di Ligabue, ‘Radiofreccia‘ (1998): quel barista «che faceva la squadra di calcio e filosofeggiava dal bancone», come scrive l’agenzia Adnkronos, nella pellicola con il nome di Adolfo, aveva il volto e la voce di Francesco Guccini.
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