Morgan spiega perché abbiamo tutti frainteso il testo modificato di “Sincero”

Sanremo2020 ha visto lo scatenarsi di polemiche femministe, vedi il famoso “passo indietro”, la vittoria di Diodato, che ora utilizza l’attenzione per riportare la luce sull’emergenza a Taranto sua città natale, il twerking e il quasi bacio di Elettra Lamborghini con Miss Keta. Ma ciò che è davvero rimasto da questa edizione del Festival della Canozone italiana, almeno in termini di viralità, è la performance di Morgan, che modificando il testo di “Sincero” ha fatto uscire Bugo dal palco e causato la squalifica dalla competizione. Ed è proprio lui però a mettere i puntini sulle i: «Il mio testo è un gesto ma non è dissing, è dissenso cantato da un dissidente a un dissennato cantante disprezzante» ha scritto sul suo sito ufficiale, spiegando che c’è stato un grande fraintendimento.

Morgan spiega perché abbiamo tutti frainteso il testo modificato di “Sincero”

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Un fraintendimento lessicale, di testo. Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, ha pubblicato sul suo sito ufficiale una lunga – e complessa- spiegazione di alcuni passaggi del testo modificato. Già dal titolo il cantante mette in chiaro che non si è trattato di un «dissing» ma di «dissenso cantato da un dissidente a un dissennato cantante disprezzante». In particolare, sarebbe stato oggetto di fraintendimento il verso «certo disordine è una forma d’arte»: nella versione virale trasformata nei meme è stato aggiunto un “il”. «Ok, d’accordo, lo sappiamo che in molti casi gli artisti sono disordinati, casinisti, incasinati, ma tu no, tu non sei il prodotto della coltivazione del disordine, ma piuttosto uno che calcola e trae forza dal rancore . scrive Castoldi – Quindi: certo disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia».

Altra sottigliezza da non trascurare riguarderebbe il verso successivo, “rispetta chi ti ci ha portato dentro”.«Nella maggior parte dei casi si riporta sbagliato, ripetendo l’imperativo del verso precedente “ringrazia“. Personalmente attribuisco un senso profondamente diverso a questi due verbi che però, mi accorgo, possono dare adito ad una sovrapponibilità di intenzioni, visto che a grandi linee alludono ad una azione di doverosa riverenza che rappresenti una reale consapevolezza del privilegio, che invece manca ed è ragione stessa dell’invettiva inaspettata ma chiamata, cercata e meritata». Tutto chiaro no?

Poi però Morgan entra nella spiegazione del “contesto”. «Si riatterra e si guarda la realtà con occhi leali e buoni e si vede che ci sono persone che hanno reso questo possibile, ma non sono Dei, non sono maghi: sono persone normali in carne ed ossa ma che per noi hanno fatto qualcosa per cui sentiamo non di inginocchiarci e rendere grazie ma semplicemente di trattarle rispettosamente, e quando parlo di rispetto parlo proprio di quello che né Bugo né i suoi collaboratori hanno avuto nei miei confronti. Non mi riferisco al giorno prima, ma ai due mesi precedenti, estenuanti, in cui tutti i giorni non ho ricevuto il rispetto da parte loro. Ecco che allora si richiama al rispetto chi ti ha portato non “sul” palco, ma “dentro questo meccanismo dal quale tu trarrai beneficio in ogni suo aspetto quindi anche giù dal palco, nelle radio, nelle tv, sui giornali etc».

 

(Credits immagine di copertina: Instagram morganofficial)

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