Com’è la storia che il Tribunale di Milano ha ordinato a Morgan di rimuovere da Instagram «Le brutte intenzioni»
In realtà Morgan aveva raccontato una versione diversa, poi l'intervento della casa discografica di Bugo
24/06/2021 di Gianmichele Laino
C’entrano sempre i maledettissimi social in tutta questa vicenda – che ormai si sta trascinando da mesi – che vede contrapposti Morgan e Bugo dopo la penultima serata del Festival di Sanremo 2020. C’entrano perché Instagram sarebbe – a quanto pare – la piattaforma della discordia individuata dal Tribunale di Milano come luogo fisico da cui la nuova versione di Sincero firmata Morgan dovrà essere eliminata. C’entrano perché, sempre attraverso i social network, si è assistito a uno scambio di versioni contrapposte sull’esito della causa del tribunale stesso, con Morgan che – all’inizio – aveva cantato vittoria, salvo poi rimuovere il post.
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Morgan e Bugo, le versioni contrapposte sul tribunale di Milano
Edizioni Curci insieme alla Tetoyoshi Music Italia hanno in qualche modo smentito la narrazione di Morgan. Il cantautore aveva postato su Instagram un messaggio in cui diceva: «Oggi ho vinto nella causa contro il manager di Bugo. Oltre a non avermi corrisposto un centesimo per la canzone fatta in duetto con il suo artista mi ha accusato di estorsione perché il mio avvocato gli aveva sottoposto un regolare contratto per il mio lavoro. Ovviamente il Tribunale ha dato ragione a me». Il post, come detto, è stato rimosso.
Nella serata di ieri le agenzie che seguono Bugo hanno dato la loro versione dei fatti. A quanto pare, secondo il Tribunale di Milano la modifica del testo di Sincero (che, per brevità, indicheremo come Le brutte intenzioni, la maleducazione, le parole con cui si apriva la versione di Morgan cantata nella penultima serata di Sanremo 2020 e poi pubblicata sui social network in occasione della partecipazione di Bugo a Sanremo 2021) rappresenterebbe una violazione. «Il Tribunale – ha concluso la nota delle agenzie che seguono Bugo – ha quindi ordinato a Morgan di rimuovere dalla sua pagina Instagram tali contenuti illeciti, gli ha ordinato di cessare future associazioni dell’opera “Sincero” al testo modificato e deformato e ha disposto una penale a suo carico per ogni violazione di tali provvedimenti». Insomma, a quanto pare, la vicenda non può ancora dirsi conclusa.