Virginia Raggi non è stata la prima a monitorare gli alberi di Roma (come dice Giarrusso)

02/11/2018 di Redazione

Quello che sta succedendo in questi giorni a Roma è sotto gli occhi di tutti. Da chi attraversa le strade della città, fino agli utenti dei social network che in qualsiasi parte del mondo possono assistere, attraverso i video e le foto pubblicate, al disastro degli alberi caduti nella Capitale. Eppure, la sindaca Virginia Raggi si è sempre difesa, sostenendo che la strage del verde pubblico a Roma sia dovuta esclusivamente al forte vento.

Monitoraggio alberi, la prima volta a Roma secondo Giarrusso

Va riconosciuta una cosa: lavori di manutenzione sugli alberi di Roma sono stati effettuati dalla giunta Raggi nel corso dei suoi due anni di amministrazione. Alcuni tronchi sono stati abbattuti, altri sono stati sfoltiti. Si tratta specialmente degli alberi su strada, che sono circa 65mila in totale: su oltre il 75% di questi è stato effettuato un lavoro di manutenzione.

Tuttavia Virginia Raggi non è stato il primo sindaco a occuparsi del verde pubblico a Roma. Eppure, questo è quanto ha sostenuto l’ex Iena Dino Giarrusso – già candidato alle politiche con il Movimento 5 Stelle e ora assistente del sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti – nel corso della puntata di ieri sera a Piazzapulita, programma di La7 dove è spesso ospite. «Parliamo di alberi – ha affermato -, per la prima volta nella storia di questa città, la giunta Raggi ha fatto monitorare quelli che sono su strada».

Il provvedimento di Marino sul monitoraggio alberi a Roma

L’affermazione, oltre a essere poco incoraggiante per gli effetti che ha sortito sulla vegetazione della Capitale, specialmente in questo autunno in corso, è scorretta. Virginia Raggi – e non poteva essere altrimenti – non è stata di certo la prima amministratrice a monitorare il verde pubblico. Come riportano alcune testate online, tra cui NextQuotidiano, già la giunta di Ignazio Marino, prima della sua crisi, varò un provvedimento organico del genere, prevedendo un bando da quasi 5 milioni di euro per questo scopo. Siamo nel cruciale anno 2015. La gara si produsse in un nulla di fatto soltanto a causa della caduta del sindaco del Partito Democratico.

Se poi consideriamo che per lunghi periodi di tempo Roma ha avuto da parte dei suoi amministratori una certa tendenza all’incuria, forse si tratta di un altro discorso. Ma che in decenni di storia amministrativa Roma non abbia mai pensato a monitorare il suo imponente esercito di alberi – molti dei quali insistono su strada – sembra davvero inverosimile.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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