Salvini chiede quanti boldriniani aderiranno al suo modulo per «adottare una risorsa»

Matteo Salvini, in tempi durissimi in cui cerca di far aumentare il proprio consenso sui social network, rispolvera un suo vecchio – si fa per dire – cavallo di battaglia, quello dell’attacco (indiretto) a Laura Boldrini sul tema dei migranti. Sui suoi account social, infatti, il leader della Lega ha lanciato una provocazione, collegata agli sbarchi di questi giorni e al fatto che, in alcuni casi, siano stati trovati dei migranti positivi al coronavirus.

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Modulo risorse boldriniane, l’iniziativa di Salvini sui social

«E voi avete già aderito?» – si chiede Salvini pubblicando una grafica con un modulo generico per «adottare una risorsa». Sulla card che sceglie di pubblicare – dall’inconfondibile colore rosso – Matteo Salvini scrive: «Sei di sinistra e credi che gli immigrati siano una risorsa per l’Italia? Con questo modulo puoi adottarli a casa tua. Quanti boldriniani aderiranno?».

Ovviamente, si tratta di un paradosso (non esiste alcun modulo di questo tipo e Salvini sta solo prendendo in giro), ma arriva in una giornata particolarmente inadatta all’ironia di questo tipo: nei pressi delle coste libiche – come la stessa Laura Boldrini ha ricordato in un suo tweet – due migranti sono stati uccisi dalla cosiddetta Guardia Costiera libica che l’Italia, con i voti della maggioranza quasi compatta (fanno eccezione 23 parlamentari) e con i voti della Lega, ha rifinanziato lo scorso 16 luglio.

Modulo risorse boldriniane, ma la trovata non fa più presa

Il tweet di Matteo Salvini ha scatenato una serie di reazioni: se da un lato uno sparuto gruppo di sostenitori ha cavalcato l’onda per sollevare ancora una volta il tema dei migranti in maniera polemica, sono stati tanti gli utenti di Twitter che hanno fatto notare come argomentazioni di questo tipo sviliscano il dibattito politico, anche perché si utilizza un tema monotono, quello delle «risorse boldriniane», al quale forse non crede più nemmeno l’elettorato di Matteo Salvini. Per una ragione fondamentale: attaccare gratuitamente in questo modo un avversario politico è di pessimo gusto.

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